Lettere della famiglia Mozart

 97. LEOPOLD MOZART A LORENZ HAGENAUER, SALISBURGO
Londra 18 aprile 1765
Monsieur!
Ho ricevuto con piacere la Sua lettera,1 tutto ciò che ha fatto è ben fatto. Per ora non posso scriverle altro. Il processo di Lord Byron 2 è finito ieri notte molto tardi e non ho potuto scrivere questa lettera che oggi sul tardi, dovendo aspettare se potessi apprendere ulteriori conseguenze del processo, giacché volevo scrivere a Sua Grazia il Princ. su quanto avevo visto. Madame v. Robini sarà servita né mi dimenticherò di Mr. Johannes. Avrò cura di portare tutto ciò che mi sarà possibile: sebbene qui tutto abbia prezzi tali, che può dar per certo che non sono molte le merci autenticamente inglesi vendute nelle nostre contrade di Germania. Quanto al mio viaggio, non posso scriverne niente, ed ogni persona ragionevole converrà che non è uno scherzo. Ci vorrà del tempo prima che partiamo di qui e che facciamo tutti i nostri bagagli, che mi vengono i sudori freddi solo a guardarli, provi un po` a immaginarselo! vivere in un luogo per un anno intero. Ormai qui siamo di casa! E dobbiamo fare più preparativi di quando partimmo da Salisburgo. Giacché qui non possiamo lasciare nulla né portare tutto con noi; dobbiamo quindi provvedere altrimenti. Io e noi tutti siamo felicissimi che Mr Joseph e Mr Johannes si sentano meglio. Mr. Adlgasser, che riveriamo, riceverà la mia risposta in uno dei prossimi giorni di posta.3 Addio


1 Perduta.
2 Si veda il Gazetteer and New Daily Advertiser del 18 aprile 1765. Si veda anche la lettera 95 . Una trascrizione dei verbali del processo si può leggere su Billingsley, The Trial of William Lord Byron, Baron Byron of Rochdale, for the murder of William Chaworth, Esq.
3 Non è nota nessuna lettera superstite di Leopold ad Adlgasser.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 97 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 17/01/2025.

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Salisburgo (Austria)   
Arcidiocesi di Salisburgo - Sacro Romano Impero


Città e arcidiocesi sulle rive del fiume Salzach; capoluogo della provincia omonima e luogo natale di Mozart. Le sue origini moderne - successive alla caduta dell`Impero Romano - risalgono alla fondazione, nel 696, dell`abbazia di San Pietro da parte di San Ruperto da Worms, e della cattedrale di San Vigilio nel 774. Durante la vita di Mozart, Salisburgo era un`arcidiocesi indipendente, parte del Sacro Romano Impero, e fu governata da due arcivescovi: Siegmund Christoph conte di Schrattenbach (in carica dal 1753 al 1771), primo datore di lavoro di Mozart, e Hieronymus Colloredo (in carica dal 1772 al 1803). Mentre Schrattenbach era un prodigo sostenitore della musica di corte, Colloredo, al contrario, si occupò piuttosto di riformare la liturgia, l`istruzione e il fisco.
Alla musica di corte provvedevano quattro gruppi indipendenti e distinti: i musicisti di corte veri e propri, che si esibivano nella cattedrale, all`Università Benedettina e a corte; i «trombettieri di corte e di campo», che insieme ai timpanisti (di norma dieci trombettieri e due timpanisti) suonavano sia nella cattedrale che a corte provvedendo alle fanfare prima dei banchetti o di altre importanti funzioni civiche; la cappella della cattedrale (Dommusik), formata dai diaconi coristi (Domchorvikaren) e dai coristi (Choralisten), che si esibiva nella cattedrale; e il coro di voci bianche della Cappella (Kapellhaus), che si esibivano anch`essi nella cattedrale ed erano istruiti dai musicisti di corte. Il compito principale dei musicisti di corte era di provvedere, insieme alla cappella della cattedrale e al coro di voci bianche, alla musica nella cattedrale. Nelle occasioni più solenni, i musicisti erano una quarantina o più, numero che veniva ridotto nelle occasioni minori. In aggiunta ai servizi di corte o nella cattedrale, i musicisti di corte si esibivano all`Università Benedettina, dove erano regolarmente allestiti drammi scolastici. Si trattava in origine di rappresentazioni in prosa di stampo pedagogico appositamente concepite dai benedettini, che nel corso del Seicento si erano evolute verso forme operistiche. Il solo contributo di Mozart al genere fu Apollo et Hyacinthus K 38 del 1767. L`Università Benedettina di Salisburgo promuoveva la produzione musicale sia formale che informale, comprese le opere orchestrali su larga scala eseguite in occasione delle cerimonie di laurea di agosto, alle quali Mozart contribuì con le serenate K 203, K 204 e K 320.
Altre istituzioni salisburghesi importanti includevano l`arciabbazia di San Pietro, il monastero femminile di Nonnberg e il Teatro arcivescovile di corte. La musica per le occasioni pubbliche includeva fanfare delle guardie civiche, spesso ingaggiate per suonare ai matrimoni, e bande militari che suonavano durante le marce delle guarnigioni cittadine. Anche i privati cittadini - inclusi i musicisti di corte al di fuori dei loro impegni ufficiali - si dilettavano attivamente in ruoli musicali. Erano frequenti le composizioni in occasione di onomastici e le serenate per celebrare matrimoni - come la serenata K 250 Haffner di Mozart - così come erano frequenti le esecuzioni domestiche. Sia all`interno che all`esterno del principato, mantenevano stretti contatti con la corte di Salisburgo e i suoi musicisti numerose istituzioni musicali, fra le quali in particolare il monastero benedettino di Michaelbuern e il monastero benedettino di Lambach. Bibl.: Birsak e König, Das grosse Salzburger Blasmusik; Dahms, «Das musikalische Repertoire des Salzburger Fürsterzbischöflichen Hoftheaters (1775-1803)»; Eisen, «Salzburg under Church Rule»; Dopsch, Geschichte Salzburgs; Eisen, «Mozart`s Salzburg Orchestras»; Schmid, Mozart und die Salzburger Tradition; Schneider, Geschichte der Musik in Salzburg.