Lettere della famiglia Mozart

 282. LEOPOLD MOZART ALLA MOGLIE, SALISBURGO
À Madame / Madame Marie Anne / Mozart / à / Salzbourg / par / Mantova / Insprugg.

Milano, 30 gennaio 1773

Oggi non abbiamo ricevuto alcuna lettera. Potrebbe anche darsi che il corriere di Roma, passando per Mantova, porti ancora qualche cosa perché talvolta porta con sé le lettere dalla Germania rimaste indietro a Mantova; altrimenti la tua lettera, se ne hai scritta una, arriverà verso mercoledì. Dalla mia scrittura vedrai che scrivo dal letto, perché sono ancora prostrato dal maledetto revmatismo e soffro come un cane. Pazienza! È la patrona di tutti i bricconi. Il detto chiesastico recita: Meglio qui che là. Ma io dico meglio là che qua, giacché una stanza fredda, una stanza dove fa più freddo che per strada, non può assolutamente essere gradita a un Revmatico che sta sudando nel suo letto; sebbene non mi auguri nemmeno una camera molto riscaldata. Oggi verrà rappresentata per la prima volta la 2a opera. Sono molto avvilito di non poterla ascoltare. Manderò il Wolfg. ad ascoltarla nel Balco del sig. Germani: nel frattempo mi abbandonerò ai miei cupi pensieri. Qui per alcuni giorni abbiamo avuto un tempo orrendo. Il 29, ossia ieri, ha ricominciato a far bello e fa più caldo che freddo. Se la mia salute me lo avesse consentito, sarei partito di qui ai primi di febbraio. Ma devo considerarmi assai fortunato se riesco a partire il 10 o il 12: ché questo è giustappunto il periodo più pericoloso per la mia malattia, giacché in Tirolo troverò più neve e freddo di quanto non abbisogni. Spero però di non perdermi le belle opere a Salisb.!1 Frattanto nella mia precedente ti ho già detto di non scrivermi più a Milano. Se mi scrivi il 12, indirizza la lettera a Innsbruck e facci aggiungere: Da consegnare al Goldener Adler, dove deve essere conservata fino all`arrivo. Perché potrei arrivare di notte e ripartire di mattina quando la posta è chiusa, quindi se la lettera restasse alla posta non potrei ritirarla. Dato che scendo al Goldener Adler è meglio che la lettera mi attenda colà. Il Wolfg. sta bene. Ché proprio ora, mentre scrivo queste righe, continua a fare le capriole. Porgiamo entrambi omaggi a tutti i buoni amici di casa e non, vi baciamo cento e 100 000 volte e sono il tuo vecchio Mzt

Madme e Mr d`Aste, il sig. v. Troger,
il sig. e Me Germani vi riveriscono.
< Da Firenze non è ancora arrivata alcuna risposta del Granduca. Tutto quello che ho scritto sulla mia malattia non è vero, sono stato per qualche > giorno a letto. < Ma ora sto bene e oggi vado all`opera. Tu però devi dire dappertutto che sono malato. Puoi tagliare questo pezzetto del foglio per evitare che finisca nelle mani di qualcuno >.



1 Leopold si riferisce ironicamente alla scarsa frequenza delle opere italiane a Salisburgo; si veda Eisen, «Mozart e l`Italia».

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 282 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 08/12/2024.

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