Lettere della famiglia Mozart

 275. LEOPOLD MOZART ALLA MOGLIE, SALISBURGO

À Madame / Madame Marie Anne / Mozart / à / Salzbourg / par Mantova / Insprugg.

Milano, 2 gennaio, 1773

Felice Anno Nuovo!

L`ultima volta mi sono dimenticato di farvi gli auguri per il nuovo anno perché non solo ho scritto di fretta, ma anche nella confusione, sbadatamente e mentre dovevamo recarci subito a teatro. L`Opera è andata bene, sebbene la prima sera1 si siano verificate diverse circostanze assai spiacevoli. La prima circostanza è stata che l`opera di norma dovrebbe cominciare un`ora dopo l`Angelus, mentre stavolta è iniziata 3 ore più tardi, quindi solo verso le 8, ora tedesca, ed è terminata alle 2 di notte. L`Arciduca si è alzato da tavola poco prima dell`Angelus e doveva ancora scrivere di proprio pugno 5 lettere, ovvero gli auguri per il nuovo anno a Sua Maestà l`Imperatore, all`Imperatrice, e, NB, scrive assai lentamente etc etc.
Immaginati ora che alle 5 e mezzo il teatro era così pieno che non poteva entrarci più nessuno. La prima sera i cantanti sono agitatissimi per il fatto di esibirsi per la prima volta davanti a un Publico così numeroso. Gli angustiati cantanti dovettero sopportare la propria agitazione, così come l`orchestra e tutto il pubblico impaziente dovettero attendere per 3 ore, e per di più al caldo e molti in piedi, l`inizio dell`opera.
Secondo. Va detto che il tenore,2 che abbiamo dovuto ingaggiare d`urgenza, è un cantante da chiesa di Lodi che non ha mai recitato in un teatro così insigne; avrà giusto interpretato un paio di volte un ruolo da primo Tenore a Lodi, e infine è stato ingaggiato solo 8 giorni prima che l`opera andasse in scena. Costui, dal momento che nella sua prima Aria3 la prima Donna deve essere oggetto di una manifestazione d`ira da parte sua, recitò questo accesso d`ira in maniera tanto esagerata che pareva volesse prenderla a schiaffi e staccarle il naso con un pugno, al che il pubblico si mise a ridere. Nella foga del canto, la Siga De Amicis non si rese subito conto di perché il pubblico ridesse, ne fu disorientata e all`inizio non capiva di chi stessero ridendo, e per tutta la prima sera non cantò bene, anche perché vi si aggiunse l`invidia per il fatto che il Primo Uomo, non appena fece il suo ingresso sul palcoscenico, venne applaudito dall`Arciduchessa. Questo fu un colpo da castrato, in quanto lui aveva fatto giunger voce all`Arciduchessa che non sarebbe riuscito a cantare per via del panico, per ottenere così che la corte gli facesse subito courage con un applauso. Per confortare di nuovo la De Amicis, ella fu subito chiamata a corte il giorno appresso verso mezzogiorno ed ebbe un`intera ora di udienza da entrambe le Altezze Reali; solo a quel punto l`opera ha cominciato ad andare bene e, mentre di solito alla prima opera il teatro è molto vuoto, finora le prime 6 sere (oggi ci sarà la settima) hanno avuto un tal pienone che ci si poteva a stento intrufolare; e generalmente la Prima Donna, le cui arie vengono bissate, ottiene le ovazioni più grandi. Madme D`Aste, dalla quale sto scrivendo, vi riverisce e vi fa gli auguri per l`anno nuovo. Noi riveriamo tutti i buoni amici e le amiche di casa e non, vi baciamo molti 1 000 000 di volte e io sono il vecchio Mzt.

Il Wolfg. manda omaggi particolari; siamo, grazie a Dio, in salute.


1 26 dicembre 1772. Si veda la Gazzetta di Milano del 30 dicembre 1772 [p. 4].
2 Si vedano le lettere 270  e 271 .
3 «Dalla sponda tenebrosa».


Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 275 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 08/12/2024.

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