Lettere della famiglia Mozart

 189. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
À Madame / Madame Marie Anne / Mozart / à / Salzbourg / pr. Mantova
Napoli, addì 5 Junii 1770

Ho di fatto ricevuto solo oggi, 5 di giugno, la tua lettera del 18 maggio.1 Ora, spero, il tuo catarro sarà passato. Sono molto sorpreso, perché soltanto da 8 giorni ho smesso di portare lo spesso corpetto di flanella per usarne uno più leggero con le maniche in fustagno, e porto ancora due camicie: e il 3 di giugno ho cominciato a uscire a piedi indossando un abito di seta. Del resto qui la mattina e la sera faceva ancora sempre molto freddo, e il 2 giugno c’è stata una tremenda pioggia e acquerugiola, questo clima è assai strano per Napoli.
Ora avrai in mano anche le mie 4 precedenti lettere da Napoli.2 Il nostro concerto è andato molto bene;3 non posso ancora scriverti nulla a proposito della corte. La Prinzipeßa da Francavilla ci ha anche fatto un bel regalo, e speriamo in qualche altra piccolezza. Sarai scontenta del fatto che non ti scrivo dettagliatamente i nostri guadagni. Non lo faccio perché a Salisb. si considerano solo i guadagni e nessuno pensa alle spese, o lo fanno in pochi, e pochissimi sono coloro che sanno quanto costi viaggiare.
Ti basti sapere che, grazie a Dio, non ci manca nulla di quanto ci è necessario per proseguire con onore il nostro viaggio. Una delle cose più belle è il paßeggio quotidiano, quando, la sera fino all’Ave Maria, la nobiltà va a spasso in centinaia di carrozze alla Strada nuova e al Molo. La Regina vi prende parte spesso, e immancabilmente tutte le domeniche e i giorni festivi. Dal momento che questa passeggiata è lungo il mare, quando la Regina vi partecipa dalle navi sparano dei colpi e le carrozze si fermano a destra e a sinistra, salutando la Regina al suo passaggio. Non appena accenna a farsi buio, tutte le carrozze accendono le fiaccole, per creare una sorta di illuminazione. Visto che prendiamo parte alla cosa tutti i giorni e abbiamo sempre a disposizione la carrozza di qualche nobile signore, ho sempre 2 fiaccole, una retta dal servitore del signore e una dal nostro servitore. Ma questo non costituisce una grossa spesa, giacché le fiaccole qui sono molto a buon mercato e alcune carrozze dispongono addirittura di 4 fiaccole portate da 4 lacchè. S. Maestà la Regina ci saluta sempre con particolarissima amabilità. La domenica di Pentecoste4 siamo stati al gran ballo dato dal legato francese per le nozze del Delfino.5 Vi eravamo stati invitati con 2 biglietti. Il mio proposito è tuttora quello di partire per Roma il 16 con il Procaccio o, più verosimilmente, se riesco a ottenere una Sedia, il 20 con S. E. il legato imp. conte Kaunitz per posta.
Per ciò che concerne il sig. Otto di Francoforte, dalla Nota che ti ho lasciato a Salisb. avresti potuto desumere che non gli ho mandato più di 12 copie della Violinschule. E dalla sua lettera6 e dal conteggio in essa contenuto avresti potuto vedere che, mandando i 18 f. e 26 kr., ha pagato i 12 libri, quindi nulla osta a spedirgli 15 o 20 copie. Ma in che modo? Questo non lo so. Il signor Wallner7 potrebbe forse prenderne un 12 esemplari a suo tempo etc. o quando viaggerà il prossimo autunno. In questo piccolo conteggio c’è però un errore di 2 f. che il sig. Otto mi deve ancora pagare. Con la prossima allegherò una breve letterina per lui. Bacio te e la Nannerl 1000 volte e sono il tuo vecchio Mzt
Ogni bene a tutti quelli di casa e non!
Lo credo bene che sarebbe più piacevole per te stare con noi e sono sbalordito che a Salisb. tutto diventi più caro. A Salisb. non pensano mai al fatto che, se si cambia il sistema in un punto, bisogna crearne uno nuovo da un’altra parte, in modo che il tutto si mantenga nel suo necessario equilibrio. Non è cosa che si possa scrivere su un angolino del foglio. E a cosa servirebbe?

ALLEGATO DI MOZART ALLA SORELLA

Cara sorella mia.
Oggi il Vesuvio fuma forte, accidenti a non finire. abbiamo pappato dal sig. Doll, che è un compositore tedesco e un brav’uomo. Ora inizio a descrivere come si svolge la mia vita. alle 9 ore, qualche volta anche alle Dieci mi sveglio, e poi andiamo fuor di casa, e poi pransiamo d’un tratore e Dopo pranzo scriviamo et di poi sortiamo e indi ceniamo, ma che cosa? – – Al giono di graßo, un mezzo pullo, overo un piccolo boccone d’un arosto, al giorno di magro, un piccolo pesce, e di poi andiamo à Dormire. est ce que vous avez compris? 8 Parliamo invece salisburghese, che è meglio. Siamo grazie a Dio in salute, mio padre e io, spero che anche tu stia bene, come anche la mamma. se viene un’altra volta la sig. alouisia de scitenhofen fatte da parte mia il mio complimento. Napoli e Roma sono due città per i dormiglioni, una bella scrittura, nevvero? Scrivimi, e non essere così pigra, altrimenti averete qualche bastonate di me. quel plaisir! Je te caßerei la tête.9 Già pregusto i ritratti, e sono curioso di vedere se sei venuta bene, se mi piacciono lo faccio fare anche a me e a mio padre.10 Ragazzina, dì un po’ dove sei stata, eh! Ieri siamo stati in compagnia del sig. Meuricofre, che riverisce te e la mamma. L’opera qui è di Jomelli, è bella, ma decisamente troppo posata e vecchio stile per il theatro, la De Amicis canta in modo incomparabile, come anche l’Aprile, il quale ha cantato a Milano, le danze sono ignobilmente pompose, il teatro è bello, il Re ha modi grossolani, alla napoletana, e durante l’opera sta tutto il tempo su uno sgabello in modo da apparire un po’ più alto della Regina, la Regina è bella e gentile, giacché sul molo (è una passeggiata) mi ha salutato di certo sei volte con la più grande amabilità. I signori ci danno tutte le sere le loro carrozze per recarci al molo. Domenica siamo stati invitati al ballo dato dal legato francese. Di più non ti posso scrivere, i miei complimenti a tutti gli amici e le amiche, addio
p.s. bacia
il mio sparamano alla
mamma. Wolfgang Mozart
5 giugno 1770


1 Perduta.
2 Lettere 184 , 185 , 186  e 188 .
3 Si veda la lettera 188 .
4 3 giugno.
5 Luigi-Augusto, delfino di Francia (più tardi re di Francia come Luigi XVI) si fidanzò con Maria Antonietta d`Asburgo-Lorena il 7 febbraio 1770. Le nozze avevano lo scopo di suggellare la pace fra la Francia e gli Asburgo dopo la guerra dei Sette anni.
6 Perduta.
7 Johann Adam Wallner o suo figlio Andreas.
8 Ha capito?
9 Che piacere. Ti romperei la testa.
10 Si vedano le lettere 184  e 200 .

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 189 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 16/01/2025.

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Leopold Mozart  

Augusta (Augsburg) (Germania) 14/11/1719 - Salisburgo (Austria) 28/05/1787


Ruoli/titoli:


Padre di Wolfgang Amadeus Mozart
Compositore
Violinista
Pedagogo

Figlio del rilegatore di Augusta Johann Georg e di Anna Maria Sulzer, studiò al locale ginnasio (1727-35) e al liceo annesso alla scuola dei Gesuiti di San Salvatore (1735-36). Frequente interprete di produzioni teatrali, era anche esperto organista e violinista. Nel 1737 ruppe con la famiglia e si immatricolò all`Università Benedettina di Salisburgo, dove studiò filosofia e diritto. Ottenuto nel 1738 il baccalaureato con lode in filosofia, fu espulso nel 1739 per scarsa frequenza e mancanza di rispetto verso i professori e l`università. Poco dopo, divenne valletto e musicista presso il conte Johann Baptist Thurn-Valsassina und Taxis, canonico e presidente del concistoro di Salisburgo. Nel 1743 fu nominato quarto violinista nell`orchestra di corte dell`arcivescovo Leopold Anton von Firmian; oltre ai suoi compiti come violinista, insegnava anche violino - e più tardi clavicembalo - ai ragazzi del coro di voci bianche della cattedrale. Nel 1758 fu promosso secondo violino, e nel 1763 divenne vicemaestro di cappella. A questi anni si devono numerose composizioni, anche se ne sopravvive solo una minima parte. È verosimile che dai primi anni sessanta - al momento in cui iniziarono i viaggi in Europa con la famiglia - abbia interrotto quasi del tutto l`attività di compositore. Le ultime composizioni con data certa risalgono all`aprile del 1762 (un concerto per tromba) e all`agosto dello stesso anno (una litania in re maggiore). È tuttavia quasi certo che i frammenti della messa K 116, inizialmente attribuiti a Wolfgang, siano stati da lui composti a Vienna nel 1768, così come la cosiddetta sinfonia Lambach del 1767, anch`essa erroneamente attribuita a Wolfgang. Ancora prima, nel 1756, aveva pubblicato il suo apprezzatissimo «metodo completo per violino», Versuch einer gründlichen Violinschule, di cui nel 1769-70 fu pubblicata una seconda edizione rivista, seguita nel 1787 da una terza. Una traduzione olandese vide la luce nel 1766, e una francese, apparentemente non autorizzata, fu pubblicata nel 1770 da Valentin Roeser; non si conoscono invece sue edizioni italiane. Il 21 novembre 1747 sposò Anna Maria Pertl (nota anche - e spesso così citata nelle lettere - come Maria Anna o Marie Anne), figlia di Wolfgang Nikolaus, amministratore a St Gilgen. Dei loro sette figli solamente due, Maria Anna (Nannerl) e Wolfgang Amadeus arrivarono all`età adulta. Il giorno della sua morte, Dominicus Hagenauer, abate della chiesa di San Pietro a Salisburgo e amico di lunga data della famiglia, annotò nel suo diario: «Il padre deceduto oggi era un uomo di grande spirito e saggezza, e avrebbe potuto ben servire lo stato non solo con la musica. […] Era nato ad Augusta, ha speso la sua vita al servizio della corte locale [a Salisburgo], ma ha avuto la sfortuna di essere qui sempre perseguitato, e di non essere popolare quanto in altri, più importanti luoghi in Europa». I fratelli di Leopold ancora vivi durante la vita di Mozart erano Joseph Ignaz e Franz Aloys, oltre alle sorelle Maria Eleonora e Theresia Franziska. Bibl.: Schmid, Mozart und die Salzburger Tradition; Plath, «Zur Echtheitsfrage bei Mozart: 2. Leopold Mozart»; Halliwell, The Mozart Family: Four Lives in a Social Context; Eisen, Leopold-Mozart-Werkverzeichnis (LMV).