
Siamo giunti qui ieri sera e un`ora dopo, ossia alle 6, ci siamo recati all`opera
Ai piani bassi della casa vedemmo però alcune sguattere sporche saltar fuori tutte allegre di vederci, perché siamo loro compatrioti. Mi pare che non si trovino particolarmente bene in Italia. Domani a mezzogiorno siamo invitati dal sig. Francesco Eugenio Comte d`Arco
Il 16 avrà luogo qui, nella sala dell`Accademia Filarmonica, il consueto concerto settimanale, al quale siamo invitati
Ogni bene a tutti i buoni amici e alle amiche.
Non posso scrivere ad alcuno, sono un uomo tribolato.
Nient`altro che vestirsi e svestirsi; fare e disfare le valigie, e per giunta nessuna stanza riscaldata, gelare come un cane, tutto quel che tocco è ghiaccio. E se solo vedessi le porte e le serrature delle stanze! Autentiche prigioni -! Imposta la lettera allegata, destinata al sig. Federici a Gera, in modo che parta presto e puntualmente. È l`ordinazione di un clavicembalo
1 A Mantova i Mozart alloggiarono alla Croce Verde, come annotato negli Appunti di viaggio di Leopold: «Mantova alla Croce Verde», MBA, I, p. 305.
2 Il Ruggiero di Pietro Guglielmi. Si veda la lettera 153
.
3 Con ogni probabilità a Palazzo d`Arco. I Mozart avevano una lettera di raccomandazione, datata Salisburgo 11 dicembre 1769, indirizzata al conte Francesco Eugenio da suo cugino Georg Anton Felix Arco.
4 Circa l`Arena, si veda la lettera 152
. Keyssler descrive il Museo Lapidario come parte del palazzo dell`Accademia Filarmonica:
5 Secondo Basso (I Mozart in Italia, p. 173) potrebbe trattarsi di Scipione Maffei, Museum Veronense hoc est Antiquarum Inscriptionum atque Anaglyphorum collection cui Taurinensis adiungitur et Vindobonensis. Accedunt Monumenta id genus plurima nondum vulgate, et ubicumque collecta, Verona 1749). Una seconda e forse più probabile ipotesi è che si tratti di Giovanni Battista Biancolini, Dei Vescovi e Governatori di Verona (Verona 1757), la cui copia di proprietà di Leopold è conservata all`Università di Salisburgo (A-Su, R 11988 II). Si veda Töpelmann, «The Mozart Family and Empfindsamkeit», pp. 134-137.
6 Non è chiaro a quale membro della famiglia Helmreich si riferisca Leopold.
7 La Gazzetta di Mantova in cui Wolfgang è descritto come «di non ancora 13 anni» (si veda la lettera 152
) portava la data del giorno successivo a questa lettera.
8 Leopold alluderebbe qui al poema Si rapuit sylvas di Antonio Maria Meschini.
9 Si veda la lettera 157
.
10 A quanto sembra, i Mozart passarono da Cremona. Lasciarono Mantova il 19 gennaio e si fermarono per la notte all`Albergo della Posta a Bozzolo. Si veda la lettera 159
.
11 Secondo MBA, V, p. 222, si tratterebbe di un ordine emesso da Leopold per conto di qualcuno di sconosciuto. Basso, I Mozart in Italia, p. 174, sostiene più plausibilmente che l`ordine riguardasse invece un acquisto per Nannerl, o comunque per la famiglia Mozart. L`annuncio sul Salzburger Intelligenzblatt del 15 settembre 1787, relativo alla vendita all`asta dell`eredità di Leopold, include fra i beni in vendita «un strumento a coda del celebre Friderizi di Gera, con doppio manuale di ebano e di avorio di cinque ottave piene, con aggiunta di uno speciale registro cornetto e di un registro di liuto».
2 Il Ruggiero di Pietro Guglielmi. Si veda la lettera 153

3 Con ogni probabilità a Palazzo d`Arco. I Mozart avevano una lettera di raccomandazione, datata Salisburgo 11 dicembre 1769, indirizzata al conte Francesco Eugenio da suo cugino Georg Anton Felix Arco.
4 Circa l`Arena, si veda la lettera 152

Nella prima grande Sala si trovano i ritratti dei Presidenti di questa Associazione, che sono sempre quattro. In una Stanza sulla Sinistra, sono conservati gli antichi Strumenti musicali già in uso da parte della nobiltà di Venezia [...]. I Ritratti dei Membri più importanti sono esposti nell`altro Appartamento, nel quale si tengono pubbliche conferenze. In una Stanza sulla Destra, si incontrano i Presidenti dei Philoti, istituiti per l`Incoraggiamento degli Esercizi nobili come Equitazione, Scherma, Volteggio, Danza etc. C`è anche un elegante Teatro per Opere e Commedie, con Gallerie, costruito su Disegno del celebre Architetto imperiale Francesco Bibiena. Poiché la Nobiltà si riunisce qui svariate Volte la Settimana per divertirsi, questo Teatro può essere considerato come una Specie di Luogo di Scambio, per le Persone di Rango e i Literati di Verona [...]. All`esterno del Palazzo [dell`Accademia Filarmonica] vi è un grande Numero di Iscrizioni e di Antichità, scavati nei Dintorni di Verona, e collocati lungo un Muro a Sud, e di conseguenza meno esposto alle Ingiurie delle Intemperie [...]. I primi nell`Ordine, sono Monumenti con Iscrizioni, i Caratteri dei quali sono al momento ignoti, e fra questi Antichità Egiziane, Puniche, ed Etrusche. Seguono le Antichità Greche, in Numero di sessanta, e infine quelle Romane. Fra le ultime due, quelle che rappresentano gli Dèi e i Sacrifici hanno la Precedenza; fra queste un piccolo Idolo di Porfido, con una Persona prostrata dinanzi, è rimarchevole. Un altro Basso-Rilievo ben eseguito rappresenta Mercurio in Atteggiamento eretto, che tiene qualcosa nella Mano che tocca la Terra, rappresentata dalla Figura di una Donna seduta. La corretta Sistemazione, e il quotidiano Incremento di queste Antichità, sono dovute al Marchese Scipio Maffei; in Onore del quale una Statua di Marmo fu eretta all`Ingresso del Palazzo, dall`Accademia Filarmonica.
(Neueste Reisen durch Teutschland, Böhmen, Ungarn, die Schweiz, Italien und Lothringen, IV, pp. 123-125)5 Secondo Basso (I Mozart in Italia, p. 173) potrebbe trattarsi di Scipione Maffei, Museum Veronense hoc est Antiquarum Inscriptionum atque Anaglyphorum collection cui Taurinensis adiungitur et Vindobonensis. Accedunt Monumenta id genus plurima nondum vulgate, et ubicumque collecta, Verona 1749). Una seconda e forse più probabile ipotesi è che si tratti di Giovanni Battista Biancolini, Dei Vescovi e Governatori di Verona (Verona 1757), la cui copia di proprietà di Leopold è conservata all`Università di Salisburgo (A-Su, R 11988 II). Si veda Töpelmann, «The Mozart Family and Empfindsamkeit», pp. 134-137.
6 Non è chiaro a quale membro della famiglia Helmreich si riferisca Leopold.
7 La Gazzetta di Mantova in cui Wolfgang è descritto come «di non ancora 13 anni» (si veda la lettera 152

8 Leopold alluderebbe qui al poema Si rapuit sylvas di Antonio Maria Meschini.
9 Si veda la lettera 157

10 A quanto sembra, i Mozart passarono da Cremona. Lasciarono Mantova il 19 gennaio e si fermarono per la notte all`Albergo della Posta a Bozzolo. Si veda la lettera 159

11 Secondo MBA, V, p. 222, si tratterebbe di un ordine emesso da Leopold per conto di qualcuno di sconosciuto. Basso, I Mozart in Italia, p. 174, sostiene più plausibilmente che l`ordine riguardasse invece un acquisto per Nannerl, o comunque per la famiglia Mozart. L`annuncio sul Salzburger Intelligenzblatt del 15 settembre 1787, relativo alla vendita all`asta dell`eredità di Leopold, include fra i beni in vendita «un strumento a coda del celebre Friderizi di Gera, con doppio manuale di ebano e di avorio di cinque ottave piene, con aggiunta di uno speciale registro cornetto e di un registro di liuto».
Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 155 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 19/02/2025.
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 155 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 19/02/2025.
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