Lettere della famiglia Mozart

 126. LEOPOLD MOZART A LORENZ HAGENAUER, SALISBURGO
Vienna, 13 febbr. 1768.
Lei avrà senza dubbio ricevuto l`ultima mia; così come io ho puntualmente avuto la lettera del signor Joseph con gli allegati. Non mi deve alcuna scusa per il fatto di scrivere raramente di persona! Non me ne deve proprio; giacché mi conosce. Purché Lei e la nostra cara, ottima amica signora Hagenauer insieme con tutta la famiglia stiano bene, noi siamo felici e contenti, poco importa che la notizia ci giunga dal padre, dal figlio o dallo Spirito Santo. Spero inoltre, insieme con i miei, che questa lettera vi troverà tutti in salute, così come noi, a parte un po` di catarro e raffreddore, stiamo tutti bene. Il signor barone von Christiani,1 che arriverà a Salisburgo già qualche ora prima di questa lettera, potrà testimoniarglielo.
Desidererei molto poter rientrare in possesso della Violinschule rilegata, che si trova da qualche parte tra i miei libri, poiché mi potrebbe facilmente arrivare per tramite della delegazione salisb. che è in procinto di giungere qui.2 Dovrei averne anche un paio di copie non rilegate: ma solo Dio sa dove si siano cacciate le relative incisioni. Forse nella scansia a vetri in basso. La tabella sarà già inserita in ciascun libro e dalla copia rilegata si capisce quali incisioni le pertengano. Vi si troveranno anche un foglietto di Errata e il ragguaglio per il rilegatore. Se la cosa si può fare, bene, altrimenti La prego di mandarmi solo la copia rilegata. Può essere però, che io abbia già inserito le incisioni nelle copie che si trovano ancora lì. Al momento non me lo ricordo più. Me le mandi aperte e non sigillate. Devo 15 f. al sig. libraio Klett per i due grossi volumi del dizionario inglese.3 Se li dovesse richiedere, La prego di darglieli in cambio della ricevuta. Egli vorrebbe avere qualche copia della Violinschule; se le trova, gliele può dare: ma solo a 2 f., anche se, per via delle incisioni, dubito che si possano mettere in ordine. Io stesso dovrei averne qui 3 o 4 copie. È probabile che abbia bisogno di 30 copie, ma so che lì non ve ne sono. Ho scritto al sig. Lotter; non capisco come mai non ricevo risposta. Oggi gli scriverò nuovamente, e devo occuparmene sul serio.4
Non posso raccontarle novità, se non riguardo a opere, mascherate, balli, spettacoli teatrali etc., come a Salisburgo, tranne che NB: i balli qui sono talvolta senza masquera, talvolta in costume, ma a viso scoperto. Che il signor conte Otto stia per sposarsi, Le sarà già noto. Impalma una contessa von Starhemberg e otterrà una carica a Graz. La questione è stata definita compiutamente pochi giorni fa ed è stato siglato il contratto nuziale.5 Abbiano tutti cura di loro stessi; durante la lettura di questa lettera avrà certo aguzzato le orecchie per non farsi sfuggire il rintocco delle campane nuziali. Rimango il Suo solito vecchio.
Il Wolfgang manda qui un indovinello per il sig. Adelgasser, poiché siamo stati così inetti da non risolvere il suo.6 I nostri omaggi a tutti i buoni amici.


1 Non è chiaro a quale membro della famiglia Cristani si stia riferendo Leopold.
2 Si veda la lettera 129 .
3 Sembra che il dizionario acquistato da Leopold non sia sopravvissuto, a differenza di altri dizionari e grammatiche di lingue straniere da lui posseduti: Jean-Robert Des Pepliers, Nouvelle et parfaite grammaire royale Françoise et Allemande (Leipzig, 1753; la copia di Leopold è conservata nella biblioteca dell`Università di Salisburgo, segnatura R 71124 I); Alexandre de Rogissard, Nouvelle Grammaire Angloise (London, 1763; idem, segnatura R 71090 I); e Giovanni Veneroni, Il Dittionario Imperiale (Cologne, 1743; Salisburgo, Museum Carolino Augusteum, segnatura 41555 (vol. I) e Salisburgo, Stiftung Mozarteum, RaraLit). Si veda Töpelmann, The Mozart family and Empfindsamkeit pp. 144-149 e 295-296.
4 Entrambe le lettere indirizzate da Leopold a Lotter sono perdute.
5 Il conte Otto Wolfgang Schrattenbach e Maria Elisabeth Isabella von Starhemberg si sposarono il 14 aprile 1768.
6 Entrambi gli indovinelli sono perduti.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 126 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 17/01/2025.

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Leopold Mozart  

Augusta (Augsburg) (Germania) 14/11/1719 - Salisburgo (Austria) 28/05/1787


Ruoli/titoli:


Padre di Wolfgang Amadeus Mozart
Compositore
Violinista
Pedagogo

Figlio del rilegatore di Augusta Johann Georg e di Anna Maria Sulzer, studiò al locale ginnasio (1727-35) e al liceo annesso alla scuola dei Gesuiti di San Salvatore (1735-36). Frequente interprete di produzioni teatrali, era anche esperto organista e violinista. Nel 1737 ruppe con la famiglia e si immatricolò all`Università Benedettina di Salisburgo, dove studiò filosofia e diritto. Ottenuto nel 1738 il baccalaureato con lode in filosofia, fu espulso nel 1739 per scarsa frequenza e mancanza di rispetto verso i professori e l`università. Poco dopo, divenne valletto e musicista presso il conte Johann Baptist Thurn-Valsassina und Taxis, canonico e presidente del concistoro di Salisburgo. Nel 1743 fu nominato quarto violinista nell`orchestra di corte dell`arcivescovo Leopold Anton von Firmian; oltre ai suoi compiti come violinista, insegnava anche violino - e più tardi clavicembalo - ai ragazzi del coro di voci bianche della cattedrale. Nel 1758 fu promosso secondo violino, e nel 1763 divenne vicemaestro di cappella. A questi anni si devono numerose composizioni, anche se ne sopravvive solo una minima parte. È verosimile che dai primi anni sessanta - al momento in cui iniziarono i viaggi in Europa con la famiglia - abbia interrotto quasi del tutto l`attività di compositore. Le ultime composizioni con data certa risalgono all`aprile del 1762 (un concerto per tromba) e all`agosto dello stesso anno (una litania in re maggiore). È tuttavia quasi certo che i frammenti della messa K 116, inizialmente attribuiti a Wolfgang, siano stati da lui composti a Vienna nel 1768, così come la cosiddetta sinfonia Lambach del 1767, anch`essa erroneamente attribuita a Wolfgang. Ancora prima, nel 1756, aveva pubblicato il suo apprezzatissimo «metodo completo per violino», Versuch einer gründlichen Violinschule, di cui nel 1769-70 fu pubblicata una seconda edizione rivista, seguita nel 1787 da una terza. Una traduzione olandese vide la luce nel 1766, e una francese, apparentemente non autorizzata, fu pubblicata nel 1770 da Valentin Roeser; non si conoscono invece sue edizioni italiane. Il 21 novembre 1747 sposò Anna Maria Pertl (nota anche - e spesso così citata nelle lettere - come Maria Anna o Marie Anne), figlia di Wolfgang Nikolaus, amministratore a St Gilgen. Dei loro sette figli solamente due, Maria Anna (Nannerl) e Wolfgang Amadeus arrivarono all`età adulta. Il giorno della sua morte, Dominicus Hagenauer, abate della chiesa di San Pietro a Salisburgo e amico di lunga data della famiglia, annotò nel suo diario: «Il padre deceduto oggi era un uomo di grande spirito e saggezza, e avrebbe potuto ben servire lo stato non solo con la musica. […] Era nato ad Augusta, ha speso la sua vita al servizio della corte locale [a Salisburgo], ma ha avuto la sfortuna di essere qui sempre perseguitato, e di non essere popolare quanto in altri, più importanti luoghi in Europa». I fratelli di Leopold ancora vivi durante la vita di Mozart erano Joseph Ignaz e Franz Aloys, oltre alle sorelle Maria Eleonora e Theresia Franziska. Bibl.: Schmid, Mozart und die Salzburger Tradition; Plath, «Zur Echtheitsfrage bei Mozart: 2. Leopold Mozart»; Halliwell, The Mozart Family: Four Lives in a Social Context; Eisen, Leopold-Mozart-Werkverzeichnis (LMV).