Lettere della famiglia Mozart

 121. LEOPOLD MOZART A LORENZ HAGENAUER, SALISBURGO
A Monsieur / Monsieur Lorence Hagenauer / à / Salzbourg
Olmütz, 10 nov. 1767.
Te Deum Laudamus !
Il Wolfgangerl ha felicemente superato il vaiolo!
E dove? - - - A Olmütz 1
E dove? - - - Nella residenza
di Sua Eccellenza il signor conte Podstatsky.
Dalla mia lettera precedente avrà già capito che a Vienna regnava lo sbigottimento e lo scompiglio generale. Ora devo raccontarle alcuni fatti particolari che riguardano solo noi, e dai quali vedrà che la divina Provvidenza lega tutto in modo cosiffatto, che se ci affidiamo a Lei con piena fiducia non possiamo mancare il nostro destino. Lei sa già quale tristezza regnasse alla corte viennese2 proprio nel momento in cui per noi le cose avrebbero dovuto volgersi al meglio.
In quello stesso periodo fummo colpiti da un altro accidente che ci pose in non poche ambasce. Il figlio maggiore dell`orefice presso il quale alloggiavamo contrasse il vaiolo proprio al nostro arrivo, e noi non lo venimmo a sapere se non quando gli era ormai passato, e anche i 2 figli minori se lo erano buscato. Invano cercai di trovare in gran fretta un altro alloggio per tutti noi. Fui costretto a lasciar lì mia moglie e mia figlia e trovai rifugio con il Wolfgang da un buon amico presso il quale poi rimanemmo. Il servitore rimase con mia moglie: eravamo distanti gli uni dagli altri come dall`ospedale ai Caietani. In tutta Vienna non si parlava d`altro che del vaiolo. Su 10 bambini iscritti nel registro dei decessi, 9 erano morti di vaiolo. È facile immaginare quale fosse il mio stato d`animo: intere notti trascorsero insonni, e di giorno non mi davo pace. Subito dopo la morte della Principessa sposa avevo deciso di andare in Moravia finché a Vienna il primo cordoglio non si fosse un poco mitigato. Solo che non ci permisero di partire, perché Sua Maestà l`Imperatore parlava di noi tanto spesso che non si poteva sapere con certezza se non gli sarebbe venuto in animo di farci chiamare: ma non appena l`Arciduchessa Elisabeth fu colta dal male, non mi lasciai più trattenere da nulla, perché non vedevo l`ora di portare il mio Wolfgang fuori da Vienna, ormai tutta in preda al vaiolo, e fargli mutare aria.
Pensavamo di partire la mattina del 23 ott., ma vigendo in Vienna la bella abitudine onde i cavalli di posta spesso e volentieri si ricevono con una mezza giornata di ritardo, ci muovemmo solo nel pomeriggio. Sabato3 eravamo a Brünn. Insieme con il Wolfgang andai a presentare i miei omaggi a Sua Eccellenza il conte von Schrattenbach e alla contessa von Herberstein. Si parlò di un concerto dove ascoltare i bambini; e invero si presero accordi in tal senso. Ma io sentivo una sorta di impulso interiore che non potevo cavarmi dalla testa, e che sorse in me improvvisamente spingendomi a proseguire subito per Olmütz, e a fare il concerto a Brünn4 durante il viaggio di ritorno; quella stessa domenica sera5 esposi pertanto l`idea a Sua Eccellenza, che la trovò buona, tanto più che per allora la Noblesse, allora ancora in campagna, sarebbe rientrata tutta in città. Rifacemmo dunque in gran fretta i bagagli e lunedì 26 partimmo per Olmütz, dove arrivammo un poco in ritardo perché a Wischkau, all`ora pranzo, si dovette riparare qualcosa alla nostra carrozza, onde fummo trattenuti per oltre 3 ore dal maniscalco al lavoro. Avemmo l`incomodo di una stanza umida e cattiva allo Schwarzer Adler, dove scendemmo, poiché le poche stanze migliori erano occupate. Fummo dunque costretti a far accendere il fuoco per un poco; e, altro incomodo, la stufa fumava tanto che ne fummo quasi accecati. Alle dieci il Wolfgang lamentò un fastidio agli occhi; io però mi avvidi che aveva la testa calda, le guance ardenti e molto arrossate, e le mani, per contro, ghiacciate. Anche il polso non era a posto: gli demmo un poco di polvere nera e lo mettemmo a letto. Durante la notte fu piuttosto inquieto e la mattina i calori secchi seguitarono. Ci diedero 2 stanze migliori; avvolgemmo il Wolfgang nelle pellicce e ci trasferimmo con lui in queste altre stanze. Il calore aumentò; gli demmo un poco di polvere del Margravio e della polvere nera.6 Verso sera prese a vaneggiare; seguitando così tutta la notte e la mattina del 28. Dopo la messa andai da Sua Eccellenza il conte von Podsatsky, che mi ricevette con molto garbo; e quando gli dissi che il mio piccolo si era ammalato e supponevo che potesse aver contratto il vaiolo, mi disse di volerci ospitare in casa sua giacché non aveva alcun timore del vaiolo. Fece subito chiamare il maggiordomo ordinandogli di preparare 2 stanze e mandò subito per il suo Medico 7 che venisse di persona da noi allo Schwarzer Adler.
Ora si trattava di vedere se fosse possibile trasportare il bambino. Il Medicus disse di sì! perché non vi erano ancora eruzioni cutanee e non vi era nemmeno certezza che si trattasse di vaiolo.
Alle 4 del pomeriggio il Wolfgang venne avviluppato in un lenzuolo di corame e in pellicce, e trasferito in una carrozza, nella quale andai con lui fino alla canonica del duomo. Il 29 comparvero alcune macchie rosse, ma dubitavamo ancora tutti che fosse vaiolo, perché non stava più molto male; e non prendeva altro che una polvere ogni 6 ore, ovvero ♂ march. orph.V. ¥ij diaph. ñ Lot arc. 2pl. āā gr.VI Sacc. cit. gr. X8 e insieme sempre dell`infuso di scabbiosa.
Il 30 e il 31, suo giorno onomastico, le pustole vaiolose si manifestarono appieno, e quel giorno e il giorno appresso prese quanto segue:
¥ oprh. V. epilep. march. ¥ij diaph. ñ lot arc. 2 pl. āā gr. VI. Myrrh. elect. gr. I Sacc. cit. gr. 17.
Non vi si aggiunse che la mirra, e si tolse l`infuso di scabbiosa. Appena comparse le pustole, ogni alterazione venne meno e, grazie a Dio!, egli si sentì sempre bene. Ne era pienissimo, ed essendo tutto gonfio con un gran naso, al guardarsi in uno specchio disse: ora sono come il Mayrl, intendendo il signor Musicum Mayr.9 Da ieri le pustole hanno cominciato a cadere qua e là; e il gonfiore se n`è andato già da 2 giorni.
Vede dunque che il mio motto favorito è vero: in te Domine speravi, non confundar in aeternum. 10
Lascio anche a Lei e a tutta Salisburgo considerare quanto prodigioso sia stato il destino che ci ha portati a Olmütz; e quanto straordinario sia che Sua Eccellenza il conte Podstatsky ci abbia accolti, di propria iniziativa, con un bambino che stava per avere il vaiolo. Non voglio dire nulla sulla bontà, gentilezza e prodigalità con la quale fummo serviti in tutto e per tutto; desidero solo domandare quante altre persone simili possano esistere, che accoglierebbero in casa propria un`intera famiglia con un bambino in tali condizioni, e per giunta di propria iniziativa, per amor del prossimo? - - Quest`azione tornerà a grande onore di Sua Eccellenza il signor conte von Podstatsky nella biografia del nostro piccolo, che a suo tempo darò alle stampe; perché a partire da qui ha in qualche modo inizio una nuova fase della sua esistenza.11
Mi dispiace solo che arriverò a Salisburgo più tardi di quel che pensassi. Tutti comprenderanno facilmente che in questa stagione non posso rimettermi in viaggio tanto presto, e che non posso fare un viaggio così lungo tutto in una volta. Avendo giusto saputo che il signor Mesner doveva recarsi a Francoforte, mi sono subito deciso ad essere sicuramente presente a Salisburgo per il giorno della consacrazione di Sua Principesca Grazia12 il nostro graziosissimo signore: solo che adesso la cosa non mi pare fattibile, giacché non possiamo partir presto di qui senza mettere in pericolo il Wolfgang. Nel frattempo La prego di far recitare 3 sante messe al Bambin Gesù di Loreto e 3 sante messe a Maria Plain. Il signor Thomas,13 che nel turbine più intenso della malattia è venuto a trovarci quasi ogni giorno, Le racconterà tutto per filo e per segno.
Il Wolfgang, insieme con tutti noi, fa le congratulazioni al signor Alterdinger. Era ormai tempo che ottenesse qualche cosa: spero solo che Sua Princ. Grazia non voglia mantenere un uomo capace come il sig. Alterdinger nell`inane impiego di cameriere personale, et fruges consumere nati! 14
Ho puntualmente ricevuto la lettera con l`allegato di Mr. Grimm da Parigi.15 Dalla lettera del Mr. Grimm avrà visto cosa mi scrive a proposito della corte russa e del Principe ereditario del Brunswick; e anche come, e in quale compagnia, il signor Schobert sia passato a miglior vita.16 Sono arrivate pure le 2 lettere di auguri per il sig. Wolfgang. 17 Continui pure a scrivere presso il signor Peisser, che mi ha già inoltrato delle lettere presso altre persone a Brünn e Olmütz. Addio. Io e noi tutti riveriamo tutta quanta Salisburgo, e resto il vecchio.

Qui c`è la risposta per il signor Joseph 18 scritta dal Wolfgang mentre era letto.
Ho ancora un peso sul cuore, ossia che la mia figliola possa a sua volta prendersi il vaiolo, perché chi sa se le poche pustole che già ebbe, erano quelle giuste?

SULLA BUSTA:
Solo per Lei.

Le 6 sinfonie che il sig. Estlinger ha trascritto vanno avvoltolate insieme e consegnate al postale con la soprascritta: À Son Altesse S.S.me Le Prince de Fürstemberg etc. à Donaueschingen. Io scriverò una lettera al Principe da qui. Il concerto per 2 pianoforti di Wagenseil va aggiunto alle altre sonate a stampa19 destinate al sig. Gesner a Zurigo.20 Vede bene, peraltro, come tutto sia andato storto, e quando invece pensavamo che andasse tutto male, Dio ci ha concesso la grazia più grande, permettendo che il nostro caro Wolfg. guarisse felicemente dal vaiolo. Ora, dopo che anche questa è passata, non mi importa più d`altro. Prima della mia partenza da Vienna ho ritirato altri 30 ducati dal sig. Peisser e prima di ripartire da Olmütz ne ritirerò altrettanti dal suo amico, presso il quale deve avermi accreditato. Basta! Chissà che non succeda inaspettatamente qualcosa di buono! - - Che ne dice della squisita condotta del conte von Podsdatzky nei nostri confronti? - Un simile gesto non si merita forse che Sua Princ. Grazia, se non di persona perlomeno per tramite del suo sig. fratello a Brünn o del conte von Herberstein, o come minimo per mezzo di una lettera del sig. Confessore o del sig. Cancelliere di corte, in qualche modo, se non lo ringrazi, gli dimostri perlomeno il proprio compiacimento? Metta in moto qualcosa in tal senso! La prego.


1 I Mozart soggiornarono a Olmütz dal 26 ottobre ai giorni intorno al 23 dicembre 1767.
2 La tristezza per la morte dell`arciduchessa d`Austria Maria Giuseppina d`Asburgo-Lorena; si veda la lettera 120 .
3 24 ottobre.
4 Si veda la lettera 123 .
5 25 ottobre.
6 Si veda la lettera 36 .
7 Un certo Wolff (non ci sono certezze sul nome di battesimo).
8 Si veda nuovamente la lettera 36 .
9 Forse Andreas Mayr.
10 Salmo 71: In Te, Signore, mi rifugio, non lasciare ch`io resti confuso in eterno.
11 Leopold accarezzò a lungo l`idea di scrivere la biografia di Wolfgang, senza mai darvi seguito. L`idea era stata nuovamente abbozzata nella prefazione alla seconda edizione del suo metodo di violino Versuch einer gründliche Violinschule (Augsburg, 1769/70), n.p.
12 21 dicembre, anniversario della consacrazione dell`arcivescovo Siegmund Christoph von Schrattenbach.
13 Non identificato; forse il «servitore» già citato in questa stessa lettera.
14 Orazio, Epistole I/2, 27: «noi siamo numero, nati a vegetare» (trad. Luca Canali).
15 Perduta.
16 Si veda Grimm, Correspondence litteraire VIII, 5.422.
17 Per il suo onomastico, il 31 ottobre. Entrambe le lettere sono perdute.
18 La lettera di Wolfgang è perduta; si tratterebbe della prima lettera scritta da lui personalmente.
19 K6-7, K8-9, K10-15 e K26-31.
20 Si veda ancora la lettera 119 .

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 121 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 08/12/2024.

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