Lettere della famiglia Mozart

 114. LEOPOLD MOZART A LORENZ HAGENAUER, SALISBURGO
Monaco, 22 nov. 1766.
Ora sono impaziente anch`io. Finora il Wolfgangerl è stato indisposto, ieri è uscito per la prima volta e oggi l`Elett. fa un concerto a cui dobbiamo partecipare.1 L`impazienza che dico deriva dall`abitudine davvero seccante che hanno in questa corte di trattenere le persone per un bel pezzo. Posso assicurarle che non mi sarei punto fatto vedere da Sua Altezza, se la cosa si fosse potuta fare senza mancare alle buone maniere. Ma dato che quando passammo di qui l`ultima volta Sua Altezza ci disse espressamente di venire a fargli visita durante il nostro viaggio di ritorno, ed avendo per di più i miei figli destato tanta sensazione in gran parte d`Europa, come potevamo evitare Sua Altezza? Il mio proposito ora è sempre questo: ripartire di qui lunedì o al più tardi martedì prossimo,2 il primo giorno arrivare fino ad Altötting e il secondo fino a Laufen. Se però fossi costretto a trattenermi oltre, non sarà comunque (a Dio piacendo) per più di qualche giorno. Martedì prossimo, il 25, riceverà la mia ultima lettera che Le darà notizie certe e da cui spero potrà vedere che nel momento in cui Lei la riceve noi saremo già in viaggio; perlomeno è quel che mi auguro, e con la Sua stessa impazienza.
Per questa volta quindi non mi scriva altro. - - Spero, con l`aiuto di Dio, che per ora questa sia la mia penultima e la prossima la mia ultima lettera.3 Chiunque sia provvisto di ragione non penserà mai ch`io mi trattenga in un luogo pour passer le tems, e che insieme con tutta la famiglia consumi il mio denaro per diletto.
Riveriamo Lei e tutti i Suoi congiunti, i miei e i nostri comuni amici, e resto il vecchio.

Il resto, di quanto mi ha scritto, è tutto ben fatto: La prego solo di provvedere che nel frattempo il mio clavicordo4 venga accordato, e se questa o quella corda fosse saltata, che venga sostituita con una NB dello stesso spessore e la parte rotta sia conservata perché possa vederla. Oso credere che il signor Adlgasser o il signor Spitzeder mi faranno la cortesia di occuparsene. Peraltro non bisogna modificare alcunché, e soprattutto non va limato o aggiunto nulla delle tangenti o dei salterelli, ma deve lasciarsi tutto nello statu quo. Il p. gesuita 5 che è stato in casa mia e voleva suonare il clavicembalo Le porge i suoi omaggi.

Per Lei solo!

Di non fidarmi del solo Egedacher 6 e chiedere che il sig. Adlgasser o il sig. Schitzeder siano presenti quando verrà sistemato il clavicembalo, ho fondate ragioni, e durante il viaggio ho scoperto una sua ignobile bassezza, di cui Lei si stupirà certo. Non posso peraltro nasconderle che più mi avvicino a Salisburgo, più mi giungono all`orecchio chiacchiere puerili che vorrei mi fossero risparmiate. Per qualche anno (grazie a Dio) me ne sono stato tranquillo e libero da queste baggianate, e vorrei seguitare ad esserlo in futuro. In particolare si parla in modo assai singolare di come verremo accolti a corte. Le assicuro che tutto questo mi giunge assolutamente nuovo e che avrebbe un effetto che certuni non si aspetterebbero, perché dopo tanti grandi onori le villanie non si possono assolutamente inghiottire.7


1 Non si hanno dettagli su questo concerto.
2 24 o 25 Novembre. Poiché questa è l`ultima lettera sopravvissuta del viaggio 1763-1766, non ci sono prove definitive di quando i Mozart lasciarono Monaco.
3 Non si conoscono altre lettere di questo periodo scritte da Leopold a Hagenauer.
4 Flügl nell`originale. Poiché Leopold prosegue citando le «tangenti», bisogna presumere che stia parlando di un clavicordo.
5 Non identificato.
6 Presumibilmente Johann Rochus Egedacher. I motivi di sfiducia di Leopold non sono chiari.
7 I Mozart arrivarono a Salisburgo il 29 novembre 1766; si veda il diario di Beda Hübner del giorno stesso (MDB, p. 67).

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 114 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 17/01/2025.

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Monaco (Germania)   
Elettorato di Baviera - Sacro Romano Impero


I Mozart soggiornarono a Monaco dal 14 gennaio circa a metà-febbraio 1762, dal 12 al 22 giugno 1763 e dall`8 al 27 novembre 1766. Non si conoscono i dettagli del loro primo soggiorno, documentato solo dalle «reminiscenze» di Nannerl Mozart del 1792: «Quando [Wolfgang] aveva sei anni lui e suo padre fecero il loro primo viaggio a Monaco, dove entrambi i bambini suonarono davanti all`elettore (la famiglia Mozart era composta da padre, madre, figlio e figlia). Dopo aver trascorso lì tre settimane, tornarono a Salisburgo».1 Nel 1763 la famiglia alloggiò nella locanda Zum goldenen Hirsch, di proprietà di Johann Stürzer. Il 13 giugno Mozart e sua sorella suonarono davanti all`elettore Massimiliano III Giuseppe nel palazzo d`estate di Nymphenburg, alla periferia occidentale di Monaco, costruito nel 1663-1758, e dove si trovava anche il Badenburg, padiglione per i bagni costruito fra il 1718 e il 1722. Il 13 e 14 suonarono per il duca di Baviera Clemens Franz de Paula, e il 20 Nannerl si esibì ancora per Massimiliano III Giuseppe. Anche quando nel 1766 fecero ritorno a Monaco, alloggiando sempre alla Zum goldenen Hirsch, Mozart e la sorella suonarono nuovamente per lui (il 9 novembre). In quell`occasione, Mozart compose un brano, che ora sembra perduto, basato su una melodia cantata per lui dall`elettore. Bibl.: Münster, `Ich bin hier sehr beliebt.` Mozart und das kurfürstliche Bayern; Münster, `Ich würde München gewis Here machen:` Mozart und der kurfürstliche Hof zu München.



1 MDB, p. 455.