Lettere della famiglia Mozart

 252. LEOPOLD MOZART AL CONTE GIOVANNI LUCA PALLAVICINI, BOLOGNA

[Milano, 30 ottobre 1771]


Ecelenza!

Padre e figlio rendiamo umilmente grazie à V. E. della gentilissima e gratiosissima memoria conservata per noi, e per ubbidir alla desideriosa brama di V. E. ho l’onore ed il piacer di dar la buona nuova che la Serenata dell mio figlio ebbe tutto il desiderato incontro e l’approbazione universale, piu non posso spiegarmi per non incorrere nel propria Laus sordet: essendo io il Cicerone chi parla in questo caso pro domo sua.
Il mio Figlio la fece in Milano in 15 Giorni, non poteva comminciar prima trovandosi la Poesia per l’approbazione à Vienna d’onde fu rimandata al ultimo punto. Il Sgr Tibaldi, chi fece l’onore al mio figlio di venire tutte le mattine à vederlo scrivere, potra dar à V. E. un racconto authentico.
Vostra Eccelenza ci conservi le sue valorosissime grazie, e rassegnando à V. E. come anche alla Eccellss.ma Sgra. Contessa ed Jll.mo Sgr Figlio i nostri ossequi e rispetti mi protesto unito col mio figlio di tutta veneratione e pieno Core
di Vostra Eccelenza
devotiss.mo ed oblg.ssmo
servo
Leopold Mozart
Milano 30 d’ottobre 1771

da quì un anno torniamo, se Dio Vuola, à Milano, dove il mio figlio scrivera la prima opera del Carnavale 1773, e doppo le prime 3 sere della representatione correremo per posta à Venezia per scriverlí la seconda opera à S. Benedetto.



1 Scritta interamente in italiano.
2 Chi si loda si imbroda; si veda anche la lettera 234 .
3 A suo proprio vantaggio.
4 Lucio Silla K 135.
5 Leopold si riferisce alla tradizione di far dirigere al compositore le prime tre rappresentazioni delle sue opere.
6 Apparentemente mai scritta; si veda la lettera 245 .


Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 252 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 19/02/2025.

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Leopold Mozart  

Augusta (Augsburg) (Germania) 14/11/1719 - Salisburgo (Austria) 28/05/1787


Ruoli/titoli:


Padre di Wolfgang Amadeus Mozart
Compositore
Violinista
Pedagogo

Figlio del rilegatore di Augusta Johann Georg e di Anna Maria Sulzer, studiò al locale ginnasio (1727-35) e al liceo annesso alla scuola dei Gesuiti di San Salvatore (1735-36). Frequente interprete di produzioni teatrali, era anche esperto organista e violinista. Nel 1737 ruppe con la famiglia e si immatricolò all`Università Benedettina di Salisburgo, dove studiò filosofia e diritto. Ottenuto nel 1738 il baccalaureato con lode in filosofia, fu espulso nel 1739 per scarsa frequenza e mancanza di rispetto verso i professori e l`università. Poco dopo, divenne valletto e musicista presso il conte Johann Baptist Thurn-Valsassina und Taxis, canonico e presidente del concistoro di Salisburgo. Nel 1743 fu nominato quarto violinista nell`orchestra di corte dell`arcivescovo Leopold Anton von Firmian; oltre ai suoi compiti come violinista, insegnava anche violino - e più tardi clavicembalo - ai ragazzi del coro di voci bianche della cattedrale. Nel 1758 fu promosso secondo violino, e nel 1763 divenne vicemaestro di cappella. A questi anni si devono numerose composizioni, anche se ne sopravvive solo una minima parte. È verosimile che dai primi anni sessanta - al momento in cui iniziarono i viaggi in Europa con la famiglia - abbia interrotto quasi del tutto l`attività di compositore. Le ultime composizioni con data certa risalgono all`aprile del 1762 (un concerto per tromba) e all`agosto dello stesso anno (una litania in re maggiore). È tuttavia quasi certo che i frammenti della messa K 116, inizialmente attribuiti a Wolfgang, siano stati da lui composti a Vienna nel 1768, così come la cosiddetta sinfonia Lambach del 1767, anch`essa erroneamente attribuita a Wolfgang. Ancora prima, nel 1756, aveva pubblicato il suo apprezzatissimo «metodo completo per violino», Versuch einer gründlichen Violinschule, di cui nel 1769-70 fu pubblicata una seconda edizione rivista, seguita nel 1787 da una terza. Una traduzione olandese vide la luce nel 1766, e una francese, apparentemente non autorizzata, fu pubblicata nel 1770 da Valentin Roeser; non si conoscono invece sue edizioni italiane. Il 21 novembre 1747 sposò Anna Maria Pertl (nota anche - e spesso così citata nelle lettere - come Maria Anna o Marie Anne), figlia di Wolfgang Nikolaus, amministratore a St Gilgen. Dei loro sette figli solamente due, Maria Anna (Nannerl) e Wolfgang Amadeus arrivarono all`età adulta. Il giorno della sua morte, Dominicus Hagenauer, abate della chiesa di San Pietro a Salisburgo e amico di lunga data della famiglia, annotò nel suo diario: «Il padre deceduto oggi era un uomo di grande spirito e saggezza, e avrebbe potuto ben servire lo stato non solo con la musica. […] Era nato ad Augusta, ha speso la sua vita al servizio della corte locale [a Salisburgo], ma ha avuto la sfortuna di essere qui sempre perseguitato, e di non essere popolare quanto in altri, più importanti luoghi in Europa». I fratelli di Leopold ancora vivi durante la vita di Mozart erano Joseph Ignaz e Franz Aloys, oltre alle sorelle Maria Eleonora e Theresia Franziska. Bibl.: Schmid, Mozart und die Salzburger Tradition; Plath, «Zur Echtheitsfrage bei Mozart: 2. Leopold Mozart»; Halliwell, The Mozart Family: Four Lives in a Social Context; Eisen, Leopold-Mozart-Werkverzeichnis (LMV).