Lettere della famiglia Mozart

 146. LEOPOLD MOZART A SIGISMUND VON SCHRATTENBACH, SALISBURGO
[Salisburgo, prima dell`8 marzo 1769]

A Sua Grazia il Principe
Arcivescovo di Salisburgo etc.
in merito
alla umilissima rispettosissima preghiera
per la particolare altissima
grazia
di accordare benignamente
al sottoscritto, Leopold Mozart
Vice Maestro di Cappella di Sua Grazia il Princ.,
la restituzione dei salari che sono stati
trattenuti per alcuni mesi.

Sua Principesca Grazia
Reverendissimo Illustrissimo
Principe del Sacro Romano Impero,
Graziosissimo Principe e
Signore,

l`Illustrissima Grazia Vostra etc. mi ha di recente benignamente concesso l`alto favore di potermi trattenere ancora per alcuni mesi a Vienna con i miei; Vossignoria ha tuttavia anche disposto che mi fosse trattenuto il salario fino al mio ritorno:1 poiché questo mio soggiorno a Vienna ha però avuto luogo contro la mia volontà e a mio danno, non avendo io potuto lasciare prima Vienna anche per difendere l`onore mio e di mio figlio,2 e ancora, oltre a ciò, avendo tanto io quanto mio figlio scritto varie cose per la chiesa e in particolare per l`uso nella Cattedrale di Vostra Grazia,3 per questo motivo giunge ora a Vostra Grazia Illustrissima la mia rispettosissima preghiera di voler emanare un clementissimo ordine non solo riguardo al pagamento del mese scorso, ma anche, come grazia particolarissima, affinché mi sia versato quanto mi è stato trattenuto. Quanto maggiore è questa grazia, tanto più mi adopererò per rendermene degno, e pregherò per la prosperità della Signoria Vostra: Con la presente rivolgo, insieme con i miei figli, il mio umile ringraziamento per questo come per tutti gli altri principeschi favori
Di Vostra Grazia Illustrissima
il mio graziosissimo Principe e Signore
umilissimamente e molto rispettosamente
Leopold Mozart
Vice Maestro di Cappella4


1 Si veda la lettera 127 .
2 Si veda in particolare la lettera/petizione 139 .
3 Non è nota nessuna opera completa di Leopold Mozart composta in questo periodo. Può darsi che qui stia alludendo, in mala fede, ad una messa LMV XV:1 di cui si conoscono degli abbozzi che potrebbero risalire al 1768 o al 1769 (erroneamente elencati nel K6 come svariati frammenti di Wolfgang: K 116, 90a, Anh. A18, 417B, Anh. A19 e deest). Allo stesso modo potrebbe - sempre in mala fede - riferirsi a della musica da chiesa di Mozart composta a (e apparentemente per) Vienna, che includerebbe il Veni Sancte Spiritus K 47, il perduto offertorio K 47b, le messe K 49 e K 139, e il concerto per tromba K 47c, composto per esecuzioni in chiesa, ugualmente perduto.
4 Si veda la nota aggiunta alla petizione di Leopold: «Il salario di Herr Mozard di 28 fl., di cui tuttavia 3 fl. sono stati già pagati ad un altro per l`insegnamento nella cappella, insieme con l`indennità per il vino a 4 fl. e 30 kr., fu sospeso da aprile 1768. Tale informazione come richiesto. Actum, 8 marzo anno 1769. Joseph Ignati Schwarz, m.p. Assistente dell`Ufficiale Pagatore della Corte.» Il verso della petizione include una richiesta di Leopold perché gli venga corrisposto il salario dei primi due mesi del 1769: «Per decreto di sua Altezza: 8 marzo 1769. Il Tesoriere deve pagare al richiedente il salario per i mesi di gennaio e febbraio.» MDB, p. 89. L`altro che subentrò a Leopold nell`insegnamento alla cappella era Wenzel Hebelt; si veda la lettera 128 .

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 146 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 07/11/2025.

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Salisburgo (Austria)   
Arcidiocesi di Salisburgo - Sacro Romano Impero


Città e arcidiocesi sulle rive del fiume Salzach; capoluogo della provincia omonima e luogo natale di Mozart. Le sue origini moderne - successive alla caduta dell`Impero Romano - risalgono alla fondazione, nel 696, dell`abbazia di San Pietro da parte di San Ruperto da Worms, e della cattedrale di San Vigilio nel 774. Durante la vita di Mozart, Salisburgo era un`arcidiocesi indipendente, parte del Sacro Romano Impero, e fu governata da due arcivescovi: Siegmund Christoph conte di Schrattenbach (in carica dal 1753 al 1771), primo datore di lavoro di Mozart, e Hieronymus Colloredo (in carica dal 1772 al 1803). Mentre Schrattenbach era un prodigo sostenitore della musica di corte, Colloredo, al contrario, si occupò piuttosto di riformare la liturgia, l`istruzione e il fisco.
Alla musica di corte provvedevano quattro gruppi indipendenti e distinti: i musicisti di corte veri e propri, che si esibivano nella cattedrale, all`Università Benedettina e a corte; i «trombettieri di corte e di campo», che insieme ai timpanisti (di norma dieci trombettieri e due timpanisti) suonavano sia nella cattedrale che a corte provvedendo alle fanfare prima dei banchetti o di altre importanti funzioni civiche; la cappella della cattedrale (Dommusik), formata dai diaconi coristi (Domchorvikaren) e dai coristi (Choralisten), che si esibiva nella cattedrale; e il coro di voci bianche della Cappella (Kapellhaus), che si esibivano anch`essi nella cattedrale ed erano istruiti dai musicisti di corte. Il compito principale dei musicisti di corte era di provvedere, insieme alla cappella della cattedrale e al coro di voci bianche, alla musica nella cattedrale. Nelle occasioni più solenni, i musicisti erano una quarantina o più, numero che veniva ridotto nelle occasioni minori. In aggiunta ai servizi di corte o nella cattedrale, i musicisti di corte si esibivano all`Università Benedettina, dove erano regolarmente allestiti drammi scolastici. Si trattava in origine di rappresentazioni in prosa di stampo pedagogico appositamente concepite dai benedettini, che nel corso del Seicento si erano evolute verso forme operistiche. Il solo contributo di Mozart al genere fu Apollo et Hyacinthus K 38 del 1767. L`Università Benedettina di Salisburgo promuoveva la produzione musicale sia formale che informale, comprese le opere orchestrali su larga scala eseguite in occasione delle cerimonie di laurea di agosto, alle quali Mozart contribuì con le serenate K 203, K 204 e K 320.
Altre istituzioni salisburghesi importanti includevano l`arciabbazia di San Pietro, il monastero femminile di Nonnberg e il Teatro arcivescovile di corte. La musica per le occasioni pubbliche includeva fanfare delle guardie civiche, spesso ingaggiate per suonare ai matrimoni, e bande militari che suonavano durante le marce delle guarnigioni cittadine. Anche i privati cittadini - inclusi i musicisti di corte al di fuori dei loro impegni ufficiali - si dilettavano attivamente in ruoli musicali. Erano frequenti le composizioni in occasione di onomastici e le serenate per celebrare matrimoni - come la serenata K 250 Haffner di Mozart - così come erano frequenti le esecuzioni domestiche. Sia all`interno che all`esterno del principato, mantenevano stretti contatti con la corte di Salisburgo e i suoi musicisti numerose istituzioni musicali, fra le quali in particolare il monastero benedettino di Michaelbuern e il monastero benedettino di Lambach. Bibl.: Birsak e König, Das grosse Salzburger Blasmusik; Dahms, «Das musikalische Repertoire des Salzburger Fürsterzbischöflichen Hoftheaters (1775-1803)»; Eisen, «Salzburg under Church Rule»; Dopsch, Geschichte Salzburgs; Eisen, «Mozart`s Salzburg Orchestras»; Schmid, Mozart und die Salzburger Tradition; Schneider, Geschichte der Musik in Salzburg.