Maestro di cappella a
Dresda dal 1731 al 1763. Nello stesso periodo, e negli anni successivi, fu attivo anche in Italia. Le sue opere più note includono
Demetrio (i Mozart assistettero a una sua prova a
Mantova all`inizio del gennaio 1770),
Siroe (Bologna, 1733),
La clemenza di Tito (Pesaro, 1735),
Ipermestra (Vienna, 1744),
Partenope (Vienna, 1767) e
Demofoonte (Dresda, 1748). La prima menzione del nome di Hasse da parte di Mozart si trova nel 1764 nella dedica alla regina d`Inghilterra
Charlotte delle sonate di Wolfgang
K 10-15 (si veda
MDL, p. 39). Mozart incontrò per la prima volta Hasse a
Vienna nel 1769; il 30 settembre dello stesso anno Hasse scrisse
una lettera a
Gian Maria Ortes, seguita
da un`altra il 4 ottobre.
Per l`ulteriore corrispondenza fra Hasse e Ortes riguardo al soggiorno dei Mozart a
Venezia nel marzo del 1771, si veda la
lettera 233 . Nel 1771 Hasse scrisse
Il Ruggiero, ovvero L`eroica gratitudine, prima opera per il matrimonio dell`arciduca d`Austria
Ferdinando d`Asburgo-Lorena con
Maria Beatrice Ricciarda d`Este. Per la stessa occasione Mozart scrisse l`
Ascanio in Alba K 111, che secondo alcuni contemporanei mise in ombra l`opera di Hasse (si veda la
lettera 251 e
Rogendorf). Sposò la grande cantante
Faustina Bordoni. La loro figlia
Maria Josepha, detta Peppina, fu amica della
famiglia Davies con la quale aveva abitato a Vienna nei tardi anni sessanta; è possibile che anche i Mozart l`abbiano incontrata nel 1767 o nel 1768. Bibl.:
Mellace, «1770/71: Jommelli, Hasse and Mozart Confronting the Opera Seria Tradition»;
Mellace, Johann Adolf Hasse;
Basso, I Mozart in Italia, pp. 577-578.