
[Vienna, 16 ottobre 1762]
Monsieur mon trés cher amipartimmo da Linz, con il cosiddetto battello ordinario, il giorno di S. Francesco
Il giorno seguente però mi arrivò il contrordine di recarmici il 13, ché il 12 ricorre l`onomastico di Massimiliano e dunque sarà una giornata di gala movimentata
Ho scritto ciò che precede il giorno 11, con il fermo proposito di riferire il 12, non appena tornati da Schönbrunn, come fossero andate le cose. Senonché da Schönbrunn dovemmo recarci di filato dal principe von Hildeburghausen; 6 ducati hanno avuto la meglio sull`invio della lettera. Approfitto della confidenza con la signora Hagenauer e mi riprometto tanta bontà dalla sua amicizia da farle accettare di buon grado gli auguri pur così frettolosi per il suo onomastico: dico quindi solo che pregheremo Dio di conservare sani lei e tutti i suoi cari fino alla più tarda età, e, a suo tempo, di accoglierci tutti in cielo ed invitarci a una eterna partita a carte. Ora non ho tempo se non per dire in fretta che fummo ricevuti dalle loro maestà con un favore così straordinario, che, quando lo racconterò, lo si crederà una frottola. Basta! il Wolferl saltò in grembo all`imperatrice, le gettò le braccia al collo e la baciò con trasporto
Mozart
La prego di far sapere alla moglie del dottor Niderl che stiamo bene. NB: non mi inoltri altre lettere, ma le apra e le legga, altrimenti avrò da pagare parecchio per lettere inutili: vedrà già Lei che cosa è necessario spedirmi.
I miei ossequi al mondo intero. Vienna, il 16 oct. 1762.
1 4 ottobre.
2 Della chiesa parrocchiale di San Lorenzo.
3 6 ottobre.
4 «Strudl und Wirbl» nell`originale tedesco. Si tratta del cosiddetto Strudel (=gorgo, vortice) di Werfenstein, vicino a Grein. Si veda Burney, Viaggio musicale in Germania e Paesi Bassi, p. 76:
6 Potrebbe trattarsi di Franz Anton, Johann Joseph Anton Ernst o Wenzel Andreas Gilowsky; il domestico dei Gilowsky non è identificato.
7 Il molo di attracco, oggi Schwedenbrücke beim Schanzl.
8 Probabilmente Johann Lampl; si veda nuovamente Edge e Lorenz, «The Mozarts` Viennese Lodgings in 1762 and the House Zum rothen Säbel».
9 Si tratta probabilmente della tastiera da viaggio fabbricata da Stein e citata da Leopold nella lettera 63
. Lo strumento è ricordato ancora una volta in una lettera del 3 ottobre 1778: «se potessi avere accanto al mio scrittoio il piccolo clavicordo, che avevano Fischetti e Rust, ne sarei assai contento, trovandolo io migliore del piccolo di Stein.» [lettera 494, trad. De Marchi]
10 Presumibilmente il violino posseduto da Mozart da bambino, costruito intorno al 1746 dal liutaio di Salisburgo Andreas Ferdinand Mayr. Il violino appartenne in maniera documentata a Nannerl Mozart almeno fino al 1820; nel 1896 fu donato al Mozarteum.
11 Il 9 ottobre 1762; si veda il diario di Karl Zinzendorf alla stessa data: «Di sera alle 8 … insieme da Colalto, dove ha cantato la Bianchi e un ragazzino che, si dice, non ha che cinque anni e mezzo, ha suonato il clavicembalo.» MDB, p. 15. «La Bianchi» è Marianna Bianchi.
12 Eleonore Elisabeth Sinzendorf o la contessa Rosina Veremund Sinzendorf.
13 Probabilmente Johann Karl Chotek.
14 Friederike Maria Anna Waldstein-Wartenberg.
15 Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, la cui prima rappresentazione era stata data al Burgtheater di Vienna il 5 ottobre.
16 Si veda il Wiener Zeitung del 13 ottobre 1762, p. 6: « Ieri mattina i Signori Ambasciatori, gli Inviati e l`alta Nobiltà si sono presentati alla cerimonia di Gala a Corte e hanno porto i lori Omaggi a Sua Altezza Reale l`Arciduca Massimiliano in occasione del suo Onomastico».
17 Perduta. Non è chiaro se Leopold si riferisca a Karl Joseph o a Philip Wirich Daun.
18 Karl Hieronymus Pálffy-Erdöd o suo figlio Johann Leopold Pálffy-Erdöd.
19 Questo passaggio della lettera di Leopold, così come molti altri, ebbe una certa circolazione a Salisburgo, a volte con qualche lieve modifica; si vedano, per esempio, le Ephemerides Diurnae di Placidus Scharl del 6 gennaio 1763: «Erano presenti a pranzo Herr Starke e a cena Herr Adlgasser, ed entrambi parlarono del figlio di Herr Mozart, raccontando di come alzandosi di scatto avesse abbracciato l`Imperatrice, dicendole che l`amava con tutto il cuore». Si veda inoltre la pagina di diario di Scharl del 26 gennaio 1764: «Herr Hagenauer mi ha raccontato molte cose su Herr Mozart, e mi ha mandato due delle sue lettere», MDB, p. 19 e 28.
20 Probabilmente Isabella di Borbone-Parma, infanta di Spagna.
21 Pietro Antonio Lorenzoni, Wolfgang e Nannerl Mozart in abito di gala.
22 Gli arciduchi d`Austria Ferdinando e Massimiliano Francesco Saverio.
23 Anton Corfiz Ulfeld. Mozart si esibì nella sua residenza il 13 ottobre; si veda il diario di Karl Zinzendorf del 14 ottobre: «Dalla Principessa Trautson. Vi ho incontrato Mme de Martinitz, amica della scomparsa Mme de Dünewald. Parlato dell`opera con il Nunzio. È molto critico del libretto. Parlato anche del ragazzino che ha suonato ieri a Schönbrunn e oggi da Uhlefeld. . .» (MDB, p. 16). L`opera in questione era Orfeo ed Euridice di Gluck; il nunzio papale era Vitaliano Borromeo, mentre non si sa nulla delle signore Martinitz e Dünewald.
24 17 ottobre, a casa del conte Franz Thurn-Valsassina; si veda il diario di Karl Zinzendorf della stessa giornata: «Poi da Thurn dove il bambino di Salisburgo e sua sorella hanno suonato il clavicembalo. Il povero piccino suona meravigliosamente, è un bambino pieno di temperamento, vitalità e fascino, il modo di suonare di sua sorella è magistrale, e lui l`ha applaudita. Mlle de Gudenus, che suona bene il cembalo, gli diede un bacio, e lui si è asciugato la faccia. . .» (MDB, p. 17). Secondo Deutsch, la parola «Thurn» può anche essere letta come «Thun», probabilmente il conte Franz Joseph Thun. «Mlle de Gudenus» non è tuttora identificata, ma è probabile che fosse un membro della nobile famiglia Gudenus; Mozart cita un Baron Gudenus in una lettera del 24 novembre 1781, descrivendo un concerto da lui dato in casa di Josepha Auernhammer.
2 Della chiesa parrocchiale di San Lorenzo.
3 6 ottobre.
4 «Strudl und Wirbl» nell`originale tedesco. Si tratta del cosiddetto Strudel (=gorgo, vortice) di Werfenstein, vicino a Grein. Si veda Burney, Viaggio musicale in Germania e Paesi Bassi, p. 76:
«Ripartimmo sabato, alle cinque, ma fummo fermati dopo tre o quattro miglia da una fitta nebbia che rendeva pericolosa la navigazione tra tante rocce, banchi di sabbia e isole. Quando la nebbia si fu dissipata, raggiungemmo in breve Strudel, situato nella campagna più selvaggia che io abbia mai visto attraversando le Alpi. Qui si trova la famosa cascata e il vortice, tanto temuti dai tedeschi, perché la leggenda vuole che vi abiti der Teufel [il diavolo]; ne avevo tanto sentito parlare che ne fui meno colpito di quanto mi attendessi.»
5 È probabile che i Mozart abbiano alloggiato alla Zum rothen Säbel; si veda Edge e Lorenz, «The Mozarts` Viennese Lodgings in 1762 and the House Zum rothen Säbel».6 Potrebbe trattarsi di Franz Anton, Johann Joseph Anton Ernst o Wenzel Andreas Gilowsky; il domestico dei Gilowsky non è identificato.
7 Il molo di attracco, oggi Schwedenbrücke beim Schanzl.
8 Probabilmente Johann Lampl; si veda nuovamente Edge e Lorenz, «The Mozarts` Viennese Lodgings in 1762 and the House Zum rothen Säbel».
9 Si tratta probabilmente della tastiera da viaggio fabbricata da Stein e citata da Leopold nella lettera 63

10 Presumibilmente il violino posseduto da Mozart da bambino, costruito intorno al 1746 dal liutaio di Salisburgo Andreas Ferdinand Mayr. Il violino appartenne in maniera documentata a Nannerl Mozart almeno fino al 1820; nel 1896 fu donato al Mozarteum.
11 Il 9 ottobre 1762; si veda il diario di Karl Zinzendorf alla stessa data: «Di sera alle 8 … insieme da Colalto, dove ha cantato la Bianchi e un ragazzino che, si dice, non ha che cinque anni e mezzo, ha suonato il clavicembalo.» MDB, p. 15. «La Bianchi» è Marianna Bianchi.
12 Eleonore Elisabeth Sinzendorf o la contessa Rosina Veremund Sinzendorf.
13 Probabilmente Johann Karl Chotek.
14 Friederike Maria Anna Waldstein-Wartenberg.
15 Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, la cui prima rappresentazione era stata data al Burgtheater di Vienna il 5 ottobre.
16 Si veda il Wiener Zeitung del 13 ottobre 1762, p. 6: « Ieri mattina i Signori Ambasciatori, gli Inviati e l`alta Nobiltà si sono presentati alla cerimonia di Gala a Corte e hanno porto i lori Omaggi a Sua Altezza Reale l`Arciduca Massimiliano in occasione del suo Onomastico».
17 Perduta. Non è chiaro se Leopold si riferisca a Karl Joseph o a Philip Wirich Daun.
18 Karl Hieronymus Pálffy-Erdöd o suo figlio Johann Leopold Pálffy-Erdöd.
19 Questo passaggio della lettera di Leopold, così come molti altri, ebbe una certa circolazione a Salisburgo, a volte con qualche lieve modifica; si vedano, per esempio, le Ephemerides Diurnae di Placidus Scharl del 6 gennaio 1763: «Erano presenti a pranzo Herr Starke e a cena Herr Adlgasser, ed entrambi parlarono del figlio di Herr Mozart, raccontando di come alzandosi di scatto avesse abbracciato l`Imperatrice, dicendole che l`amava con tutto il cuore». Si veda inoltre la pagina di diario di Scharl del 26 gennaio 1764: «Herr Hagenauer mi ha raccontato molte cose su Herr Mozart, e mi ha mandato due delle sue lettere», MDB, p. 19 e 28.
20 Probabilmente Isabella di Borbone-Parma, infanta di Spagna.
21 Pietro Antonio Lorenzoni, Wolfgang e Nannerl Mozart in abito di gala.
22 Gli arciduchi d`Austria Ferdinando e Massimiliano Francesco Saverio.
23 Anton Corfiz Ulfeld. Mozart si esibì nella sua residenza il 13 ottobre; si veda il diario di Karl Zinzendorf del 14 ottobre: «Dalla Principessa Trautson. Vi ho incontrato Mme de Martinitz, amica della scomparsa Mme de Dünewald. Parlato dell`opera con il Nunzio. È molto critico del libretto. Parlato anche del ragazzino che ha suonato ieri a Schönbrunn e oggi da Uhlefeld. . .» (MDB, p. 16). L`opera in questione era Orfeo ed Euridice di Gluck; il nunzio papale era Vitaliano Borromeo, mentre non si sa nulla delle signore Martinitz e Dünewald.
24 17 ottobre, a casa del conte Franz Thurn-Valsassina; si veda il diario di Karl Zinzendorf della stessa giornata: «Poi da Thurn dove il bambino di Salisburgo e sua sorella hanno suonato il clavicembalo. Il povero piccino suona meravigliosamente, è un bambino pieno di temperamento, vitalità e fascino, il modo di suonare di sua sorella è magistrale, e lui l`ha applaudita. Mlle de Gudenus, che suona bene il cembalo, gli diede un bacio, e lui si è asciugato la faccia. . .» (MDB, p. 17). Secondo Deutsch, la parola «Thurn» può anche essere letta come «Thun», probabilmente il conte Franz Joseph Thun. «Mlle de Gudenus» non è tuttora identificata, ma è probabile che fosse un membro della nobile famiglia Gudenus; Mozart cita un Baron Gudenus in una lettera del 24 novembre 1781, descrivendo un concerto da lui dato in casa di Josepha Auernhammer.
Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 34 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 19/02/2025.
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 34 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 19/02/2025.
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