
Paris le 8.me de decemb. 1763
Monsieur mon trés cher Ami,dopo aver dato un grande concerto a Bruxelles
Strada facendo non ci è accaduto nulla di particolare, se non che a Mons siamo andati a trovare v. Lidelsheim, auditor del tribunale del reggimento Deutschmeister, e sua moglie, la già cosiddetta Freysauf Mariandel. Hanno una figlia e un figlio grandi, entrambi in età da entrare in convento o sposarsi. Questa brava gente vive come può vivere l`auditor di un reggimento. Potrebbe, insomma, andar meglio! Ella manda per mio tramite i suoi omaggi agli amici di Salisburgo. Più ci si avvicina a Parigi, più i luoghi diventano belli; perché si vedono molti castelli e viali, e mia moglie si è divertita non poco nel vedere i contadini con le trecce, i mandriani con mantelli bianchi e grandi manicotti, le donne dei contadini con cappucci di pelliccia, un piccolo manicotto in mano e un bastone sotto il braccio con cui spronano l`asino. - - - Il 10 novb arrivammo dunque all`Hôtel del Comte Van-Eyck, avendo la fortuna di trovare in casa il signor conte e la Comtesse, i quali ci accolsero con grande gentilezza, assegnandoci una camera dove viviamo bene e confortevolmente. Dal momento che la contessa non ne ha bisogno, abbiamo nella nostra stanza il suo clavicembalo, che è buono e ha, come il nostro, due tastiere
P.S. Il mio indirizzo esatto è dunque:
Chez Mr. le Comte de Van Eyck Envoyé de Baviere. rue S.te Antoine à l`Hôtel de Beauvais.
Debbo ancora raccomandarle di usare carta molto sottile, perché tutte le lettere vengono pesate e tassate a carissimo prezzo. Chieda al signor Johannes di scrivere via via su un foglio, in piccolo, all`occasione, ciò che c`è di nuovo; poi Lei vi aggiunga in fondo quel che ha da scrivermi. Io non ho bisogno di tanti complimenti; la lettera assomigli pure a un giornale. Le arriverà presto un`altra mia a Salisburgo. Due giorni fa fummo ospiti del banchiere tedesco Mr. Hummel, il quale conosce il signor Hafner
1 Secondo la lettera 72
, Leopold si aspettava che il concerto avesse luogo il 7 novembre. Tuttavia, una cronaca pubblicata sull`Augspurgische Ordinari-Post-Zeitung del 12 dicembre 1763 lo data al 9: Si veda Black, «The Mozart family gives a concert in Brussels».
2 15 novembre.
3 La lista delle stazioni di posta di Leopold non è stata conservata, ma è possibile ricostruire il percorso grazie, ad esempio, al Calendrier de la Cour de son altesse royale, pour l`aneé M.D.C.C.LXIII, p. 146, che elenca in dettaglio le 24 stazioni di posta fra Bruxelles e Parigi via Mons: Tubise, Braine, Castiau, Mons, Carignon, Quievraing, Valenciennes, Bouchain, Cambrai, Bon Avis, Fins, Peronne, Marchelepot, Fonches, Roye, Conchy-les-Pots, Cuvilly, Gournay, Bois de Liheu, Pont Ste Maixence, Senlis, La Chapelle, Louvres, Bourget. Mentre Leopold scrive che la famiglia lasciò Bruxelles alle 9 di mattina, il Calendrier, a p. 150, indica le 6:30 come orario di partenza delle vetture di posta per questo periodo dell`anno: «dal primo Ottobre al primo Aprile parte solamente alle sei & mezzo» avvertendo, come confermato da Leopold, che il viaggio richiede quattro giorni e costa 70 livres con i pernottamenti e pensione completa, ridotte a 63 per il solo viaggio e pernottamenti ma senza i pasti.
4 È possibile che lo strumento dei Mozart fosse un clavicembalo a due manuali del costruttore di strumenti Christian Ernst Frederici; secondo un annuncio per la vendita all`asta dell`eredità di Leopold, comparso sul Salzburger Intelligenzblatt del 15 settembre 1787, la famiglia possedeva «. . . uno strumento a coda del celebre Friderizi di Gera, con doppio manuale di ebano e di avorio di cinque ottave piene, con aggiunta di uno speciale registro cornetto e di un registro di liuto».
5 Perduta.
6 Sembra che Leopold, mentre era ancora a Bruxelles, avesse già preso degli accordi per alloggiare presso il notaio Le Noir. Si veda la lettera 67
.
7 La Guerra dei sette anni (1756-1763).
8 Alle pp. 117-126 si veda la descrizione di Parigi, e alle pp. 126-141 consigli di viaggio.
9 L`ultimo tratto della cinta muraria di difesa di Parigi, l`Enceinte di Luigi XIII, fu demolito alla fine del Seicento. Una cinta daziaria, o Mur des Fermiers généraux in francese-fu costruita nel 1785 per facilitare agli appaltatori delle imposte il pagamento del dazio dovuto per le merci in entrata, mentre la cinta di Thiers fu costruita nel 1841-44 sul tracciato dei cosiddetti boulevards dei Marescialli che già allora circondavano Parigi e ne segnavano i limiti urbani. La cinta daziaria fu demolita nel 1860; quella di Thiers nel 1919-1929. Si veda Gagneux et Prouvost, Sur les traces des enceintes de Paris.
10 I portatori d`acqua di Parigi, controllati dalla polizia, pagavano un diritto municipale per poter riempire dei secchi alle fontane pubbliche o direttamente nella Senna. In cambio ricevevano in generale 2 o 3 sous a secchio. A differenza di Londra, dov`erano state installate delle condotte per portare l`acqua del Tamigi in tutta la città, Parigi si basò sui portatori d`acqua ben oltre gli anni dieci dell`Ottocento. Per una descrizione quasi contemporanea, si veda Louis-Sébastien Mercier Le Tableau de Paris, p. 154: «A Parigi l`acqua va acquistata. Le fontane pubbliche sono così rare e mal tenute che ci si serve del fiume; nessuna casa borghese dispone d`acqua in maniera sufficiente. Ventimila portatori d`acqua, da mane a sera, montano due secchi pieni, dal primo al settimo piano, & a volte al di là: il pieno d`acqua costa sei liards o due sols. Quando il portatore d`acqua è robusto, può fare circa trenta viaggi al giorno. Quando il fiume è torbido, si beve acqua torbida: non si sa troppo quello che si inghiottisce; ma si beve comunque. L`acqua della Senna scioglie l`intestino, per chi non è abituato. Gli stranieri non evitano quasi mai la scomodità di una lieve diarrhea; ma potrebbero evitarsela se solo avessero la precauzione di mettere una cucchiaiata di buon aceto bianco dentro ogni pinta d`acqua».
11 Concepita nel 1758 e operativa dal 1760, la petite poste consegnava le lettere in tutta Parigi ben tre volte al giorno. In generale, altrimenti, il servizio postale si occupava di inoltrare la corrispondenza fra città, ma non all`interno delle stesse. Il costo di una lettera spedita con la petite poste era di 2 sous all`interno dei confini cittadini e di 3 nei suburbi. Si veda Fischer, Petite Poste. Ein örtlicher Dienst in Paris.
12 Le carosses de remise erano carrozze eleganti che si potevano noleggiare con mesi di anticipo per un determinato periodo. Erano diverse dai fiacres, che aspettavano i clienti - come gli odierni taxi - in luoghi pubblici appositamente designati e venivano utilizzati per un`unica corsa. Il nome deriva dal primo servizio del genere, aperto da Nicholas Sauvage nel 1645 all`Hôtel St. Fiacre in rue St-Martin. Si veda Sauval, Histoire et Recherches des Antiquites de la ville de Paris, II vol., p. 193.
13 Secondo MBA V, p. 93, si tratterebbe di Maria Teresa di Borbone, figlia di Filippo V di Spagna e prima moglie del Delfino Luigi. In effetti, Maria Teresa di Borbone morì di parto nel 1746. In realtà Leopold qui si riferisce a Isabella di Parma, prima moglie dell`arciduca d`Austria Giuseppe (il futuro imperatore Giuseppe II), che era appena morta di vaiolo il 27 novembre 1763.
14 Non identificata.
15 Presumibilmente Siegmund Haffner il Vecchio.

2 15 novembre.
3 La lista delle stazioni di posta di Leopold non è stata conservata, ma è possibile ricostruire il percorso grazie, ad esempio, al Calendrier de la Cour de son altesse royale, pour l`aneé M.D.C.C.LXIII, p. 146, che elenca in dettaglio le 24 stazioni di posta fra Bruxelles e Parigi via Mons: Tubise, Braine, Castiau, Mons, Carignon, Quievraing, Valenciennes, Bouchain, Cambrai, Bon Avis, Fins, Peronne, Marchelepot, Fonches, Roye, Conchy-les-Pots, Cuvilly, Gournay, Bois de Liheu, Pont Ste Maixence, Senlis, La Chapelle, Louvres, Bourget. Mentre Leopold scrive che la famiglia lasciò Bruxelles alle 9 di mattina, il Calendrier, a p. 150, indica le 6:30 come orario di partenza delle vetture di posta per questo periodo dell`anno: «dal primo Ottobre al primo Aprile parte solamente alle sei & mezzo» avvertendo, come confermato da Leopold, che il viaggio richiede quattro giorni e costa 70 livres con i pernottamenti e pensione completa, ridotte a 63 per il solo viaggio e pernottamenti ma senza i pasti.
4 È possibile che lo strumento dei Mozart fosse un clavicembalo a due manuali del costruttore di strumenti Christian Ernst Frederici; secondo un annuncio per la vendita all`asta dell`eredità di Leopold, comparso sul Salzburger Intelligenzblatt del 15 settembre 1787, la famiglia possedeva «. . . uno strumento a coda del celebre Friderizi di Gera, con doppio manuale di ebano e di avorio di cinque ottave piene, con aggiunta di uno speciale registro cornetto e di un registro di liuto».
5 Perduta.
6 Sembra che Leopold, mentre era ancora a Bruxelles, avesse già preso degli accordi per alloggiare presso il notaio Le Noir. Si veda la lettera 67

7 La Guerra dei sette anni (1756-1763).
8 Alle pp. 117-126 si veda la descrizione di Parigi, e alle pp. 126-141 consigli di viaggio.
9 L`ultimo tratto della cinta muraria di difesa di Parigi, l`Enceinte di Luigi XIII, fu demolito alla fine del Seicento. Una cinta daziaria, o Mur des Fermiers généraux in francese-fu costruita nel 1785 per facilitare agli appaltatori delle imposte il pagamento del dazio dovuto per le merci in entrata, mentre la cinta di Thiers fu costruita nel 1841-44 sul tracciato dei cosiddetti boulevards dei Marescialli che già allora circondavano Parigi e ne segnavano i limiti urbani. La cinta daziaria fu demolita nel 1860; quella di Thiers nel 1919-1929. Si veda Gagneux et Prouvost, Sur les traces des enceintes de Paris.
10 I portatori d`acqua di Parigi, controllati dalla polizia, pagavano un diritto municipale per poter riempire dei secchi alle fontane pubbliche o direttamente nella Senna. In cambio ricevevano in generale 2 o 3 sous a secchio. A differenza di Londra, dov`erano state installate delle condotte per portare l`acqua del Tamigi in tutta la città, Parigi si basò sui portatori d`acqua ben oltre gli anni dieci dell`Ottocento. Per una descrizione quasi contemporanea, si veda Louis-Sébastien Mercier Le Tableau de Paris, p. 154: «A Parigi l`acqua va acquistata. Le fontane pubbliche sono così rare e mal tenute che ci si serve del fiume; nessuna casa borghese dispone d`acqua in maniera sufficiente. Ventimila portatori d`acqua, da mane a sera, montano due secchi pieni, dal primo al settimo piano, & a volte al di là: il pieno d`acqua costa sei liards o due sols. Quando il portatore d`acqua è robusto, può fare circa trenta viaggi al giorno. Quando il fiume è torbido, si beve acqua torbida: non si sa troppo quello che si inghiottisce; ma si beve comunque. L`acqua della Senna scioglie l`intestino, per chi non è abituato. Gli stranieri non evitano quasi mai la scomodità di una lieve diarrhea; ma potrebbero evitarsela se solo avessero la precauzione di mettere una cucchiaiata di buon aceto bianco dentro ogni pinta d`acqua».
11 Concepita nel 1758 e operativa dal 1760, la petite poste consegnava le lettere in tutta Parigi ben tre volte al giorno. In generale, altrimenti, il servizio postale si occupava di inoltrare la corrispondenza fra città, ma non all`interno delle stesse. Il costo di una lettera spedita con la petite poste era di 2 sous all`interno dei confini cittadini e di 3 nei suburbi. Si veda Fischer, Petite Poste. Ein örtlicher Dienst in Paris.
12 Le carosses de remise erano carrozze eleganti che si potevano noleggiare con mesi di anticipo per un determinato periodo. Erano diverse dai fiacres, che aspettavano i clienti - come gli odierni taxi - in luoghi pubblici appositamente designati e venivano utilizzati per un`unica corsa. Il nome deriva dal primo servizio del genere, aperto da Nicholas Sauvage nel 1645 all`Hôtel St. Fiacre in rue St-Martin. Si veda Sauval, Histoire et Recherches des Antiquites de la ville de Paris, II vol., p. 193.
13 Secondo MBA V, p. 93, si tratterebbe di Maria Teresa di Borbone, figlia di Filippo V di Spagna e prima moglie del Delfino Luigi. In effetti, Maria Teresa di Borbone morì di parto nel 1746. In realtà Leopold qui si riferisce a Isabella di Parma, prima moglie dell`arciduca d`Austria Giuseppe (il futuro imperatore Giuseppe II), che era appena morta di vaiolo il 27 novembre 1763.
14 Non identificata.
15 Presumibilmente Siegmund Haffner il Vecchio.
Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 73 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 19/02/2025.
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 73 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 19/02/2025.
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