Residenza degli arcivescovi di Salisburgo. Prima del 1120, gli arcivescovi di Salisburgo fungevano anche da abati del
monastero di San Pietro, dove vivevano; la prima residenza indipendente fu costruita dall`arcivescovo Konrad
I. La residenza fu rimodernata poco prima del Seicento, durante il regno dell`arcivescovo Wolf Dietrich, quando furono anche costruiti il passaggio verso la
Chiesa dei Francescani e il giardino. I successivi arcivescovi ingrandirono ulteriormente il palazzo, in particolare
Franz Anton Harrach (in carica dal 1709 al 1727), che fece costruire una nuova facciata e rinnovò sia le stanze private che le sale pubbliche. All`epoca di Mozart, l`arcivescovo
Hieronymus Colloredo ricostruì a partire dal 1778 le parti del palazzo che vanno dalla Chiesa dei Francescani alla Churfürstenstrasse, lungo l`attuale Sigmund-Haffner-Gasse. Il palazzo ospitava anche una biblioteca e gli uffici della corte. Bibl.:
SKL, pp. 397-398;
SML, pp. 390-392.