Sebbene Leopold non racconti di avere incontrato il
principe di Borbone-Conti, sembra che in realtà si siano conosciuti durante la visita dei Mozart a
Parigi tra il 1763 e il 1764, quando il principe fornì a Leopold una lettera di raccomandazione ormai perduta (si veda la lettera 83). Il titolo del dipinto - iniziato nel 1764 ma completato solo nel 1766 - documenta una esibizione di Mozart nel cosidetto Salone dei Quattro Specchi, un`anticamera situata nell`ala nord del
Palazzo del Tempio, nel quartiere parigino del Marais, di cui il principe di Conti aveva l`usufrutto in quanto dal 1749 gran priore dell`ordine dei Templari.
Il dipinto raffigura membri dell`alta aristocrazia, letterati, scienziati, artisti e i loro mecenati, così come lo stesso principe di Conti, in piedi con le spalle allo spettatore. Mozart si esibisce al clavicembalo, insieme al cantante e chitarrista
Pierre Jélyotte. Lo strumento su cui Mozart suona può essere uno dei tre indicati nel catalogo della vendita pubblica dei beni del principe, in seguito alla sua morte, avvenuta l`8 aprile 1777:
2039. «Un clavicembalo a due manuali & tre registri unisoni, di cui due a corde pizzicate, & una Tastiera a
forte piano, che batte tre corde all`unisono,
à grand ravalement,1 costruita da Jacob Spat [recte: Spatt] di Augusta.»
2040. «Un altro clavicembalo a
forte piano,
à grand ravalement, costruito da
Silberman di Strasburgo, su gambe di legno di noce.»
2041. «Un clavicembalo
à grand ravalement & con due manuali, con movimento & cinque registri, con penne in cuoio di bufalo, su gambe.
»21 Il termine
ravalement, che in francese significa semplicemente «trasformzione», quando riferito a uno strumento a tastiera, viene di norma lasciato in francese in tutte le lingue. Indica un`operazione, molto frequente nel Settecento, consistente in una profonda trasformazione dello strumento per ampliarne l`estensione senza intaccarne le qualità sonore. La maggior parte dei
ravalements riguardò antichi clavicembali fiamminghi, di eccezionale qualità, adattandoli alle nuove esigenze soprattutto francesi in termini di estensione. «Due registri a corde pizzicate» significa invece che due ordini di corde erano comandati da una tastiera di clavicembalo, e quindi le corde venivano pizzicate, mentre la seconda tastiera aveva una meccanica di fortepiano e quindi i martelli colpivano contemporaneamente i tre ordini di corde esistenti (due della tastiera di clavicembalo più uno della tastiera di fortepiano [N.d.T.].
2 Catalogue des tableaux, Desseins, Terres-cuites, Marbres, Bronzes, Pierres gravées, Médailles et autres objets précieux après le décès de S.A.S.Monseigneur le Prince de Conty, par P. Rémy (Paris, 1777); si veda anche
Gétreau, «Retour sur les portraits de Mozart au clavier», p. 85.