(...) Giunto di bel nuovo a Milano nell`autunno dell`anno 1770 [Mozart] compose l`opera seria intitolata
Mitridate pel Regio Ducal Teatro, che per venti sere di seguito riscosse l`universale applauso, e prese l`impegno di scrivere l`altr`opera, il
Lucio Silla, che venne rappresentata nel Carnovale del 1773, e con un esito più felice ancora della prima, essendo stata eseguita ventisei volte continuamente e sentita sempre collo stesso diletto. La famosa Buonsolazzi era in quell`epoca la prima donna del Teatro Ducale. Non conoscendo Mozart Ella si meravigliò fortemente che fosse stato incaricato a scrivere l`opera, nella quale Ella dovea sfoggiare i suoi rari talenti pel canto, poiché troppo giovine Maestro lo reputava ed incapace di accomodarsi alla sua voce. Prese Ella per mano Mozart, e gentilmente pregollo di voler prima di tutto comunicare a Lei le sue idee relativamente alle arie e alla (
sic) scene, nelle quali Ella dovea cantare, soggiungendo, che Ella avrebbe supplito alla composizione. Mozart rise segretamente sull`orgoglio di questa donna e rispose, che l`avrebbe servita, secondo i suoi desideri. Pochi giorni dopo presentasi Mozart alle prove, e rivoltosi alla Buonsolazzi le chiede scusa, se aveva osato di scrivere tutta la composizione della prima aria. Prese in mano la Cantante questa composizione, vi gettò un rapido sguardo, e confusa per le tante bellezze, ond`era sparsa e per la maestria con cui era stata condotta a termine, non potea finire di ricolmare d`elogi il giovinetto Mozart, e se stessa di rimproveri. Mozart sorridendo le diceva, che se quell`aria non le fosse piaciuta ne aveva un`altra tutta differente ed espressamente composta per Lei; e se anche la seconda non le tornava a genio, gliene poteva presentare una terza. E tutte queste Arie dalla Buonsolazzi esaminate e sentite dagli intelligenti si sono trovate un capo d`opera, che difficilmente i più vecchi scrittori potevano immaginare. Se questo fu per Mozart un trionfo ben grande, fu però privato: il pubblico dovea coronare i trionfi suoi. Un celebre Maestro e suonatore di cembalo non volea persuadersi, che Mozart fosse così celebre negl`improvvisi, come si diceva. Egli sfidollo in un pubblico cimento, ed i due Professori recaronsi nella Chiesa della Passione, dove ritrovansi due organi. Immensa folla di gente vi accorse. Wolfango Amedeo dietro i temi, che l`altro Professore gli somministrava sul primo organo, improvvisò sul secondo in un modo, che con altro nome appellar non si può adeguatamente, che con quello di divino. (...
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