Lettere della famiglia Mozart

Wiener Zeitung, 1767/09/26  

In: Wiener Zeitung


Mercoledì 23 corrente, giorno in cui Sua Altezza reale l’arciduchessa Josepha, essendosi promessa in sposa a Sua maestà il re delle due Sicilie, doveva pronunciare, come è consuetudine in casi simili, la solenne rinuncia al suo diritto di successione, sia per per parte materna che paterna, alla duplice casa regnante austriaca, la mattina verso le dieci e mezzo Sua maestà l’imperatrice regnante si è presentata nella sala del consiglio a Schönbrunn di fronte ai signori cardinali, arcivescovi, eminenze principesche, tutti i signori ministri e i consiglieri segreti imperiali... Quella stessa sera il signor ambasciatore spagnolo ha dato una grande festa celebrativa nel principesco palazzo d’estate Lichtenstein a Rossau. All’ingresso del cortile d’onore si ergeva un arco di trionfo illuminato da una moltitudine di lampade e occupato da due schiere di trombe e timpani che suonavano in continuazione. Le stanze e il salone erano decorati, oltre che dai magnifici quadri, da arrangiamenti floreali, innumerevoli specchi, candelieri e doppieri di cristallo e con un’enorme quantità di candele di cera, così come l’esterno era illuminato con torce di cera... Alle 8 e mezza ebbe inizio il ballo, al quale presero parte più di 3000 maschere della nobiltà e della classe che la segue da presso, agghindate in tutte le fogge, alcune tutte ingioiellate: alle quali non solo furono offerti in abbondanza i più prelibati rinfreschi, bevande, dolciumi e piatti freddi, ma anche una formale cena notturna servita a 50 tavole. In una parola, questa è stata una delle feste più magnifiche e raffinate che si siano mai viste da queste parti. Dopo le 11 in giardino fu allestito uno spettacolo di fuochi d’artificio che però non poté svolgersi nella sua interezza a causa della pioggia. (trad. Elli Stern).