Wiener Zeitung, 1762/12/25
In: Wiener Zeitung
«Finora per quanto concerne la malattia di Sua Altezza Reale l`Arciduchessa Johanna, che ha visto un costante alternarsi di miglioramenti e peggioramenti, si è vissuto tra timore e speranza: e sebbene fin dal principio le sue condizioni apparissero assai gravi, ci si è tuttavia illusi che il Cielo avrebbe potuto ancora dare ascolto ai voti della Corte Imperiale uniti a quelli di tutti i suoi fedeli sudditi, affinché la vita di una Principessa tanto cara fosse preservata. Ma il 23 corrente l`Onnipotente ha voluto richiamarla a sé per l`eternità nel tredicesimo anno della sua vita terrena. La pena che questo augusto lutto ha provocato alla Famiglia Imperiale insieme alla Corte e a tutta la città è tanto più generale e naturale quanto più grande era stata la speranza di futura gioia e consolazione per la Casa Imperiale e per tutti i fedeli sudditi destata dall`indole gentile di questa Principessa, dalla sua rara virtù modestamente palesatasi nel corso della grave malattia e dalla saggezza ben superiore alla sua età, nonché da altre sue ottime qualità rivelatesi già allo sbocciare dei suoi primi anni» (trad. Elli Stern).